sabato, Aprile 27, 2024
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De Laurentiis show, difende il mercato e anche la scelta di mollare Zielinski

Ritarda la conferenza stampa di Mazzarri per tenere la sua arringa contro tutto e tutti

Uno show, in puro stile De Laurentiis. Irrompe in sala stampa dove i cronisti attendevano Mazzarri per parlare della gara di domani col Verona e ruba la scena. In piedi, mano in tasca, ondeggiando tra le poltrone brandizzate e il ledwall con i loghi degli sponsor, il presidente del Napoli difende il mercato del club, bocciato dalla critica e dai tifosi, modesto e per certi versi imbarazzante. Oltre a sentire il bisogno di rivelare cosa c’è dietro scelte impopolari e masochistiche, come quella di tenere fuori dalla lista Champions, Piotr Zielinski.

“PERCHE’ RINUNCIAMO A ZIELINSKI IN CHAMPIONS”

“Per la Champions League abbiamo dovuto rinunciare a Zielinski un giocatore che conosciamo, che sappiamo cosa può dare in campo, ma ora per il prossimo anno devo capire i nuovi arrivati, devo vederli giocare”. Poi si affretta a spiegare: “Con Zielinski nessuna vendetta. Lui è un bravissimo ragazzo e un giocatore di livello ma le sue scelte sono state fatte. Dal 1 luglio non sarà più con noi e dobbiamo aprire la finestra su possibili opportunità di entrata e vedere se confermarle, da Ngonge a Traoré allo stesso Dendocker, anche se per quest’ultimo neanche c’era posto nella lista per la Champions”.

“VI SPIEGO CHI E’ LINDSTROM”

Nel soliloquio ondeggiante di questo pomeriggio il patron del Napoli ha anche rivelato.  all’uditorio chi è l’oggetto misterioso Lindstrom. Si è fatto aiutare da un appunto che qualcuno deve avergli scritto, perché sicuramente anche lui ha qualche difficoltà a decodificare qualità e ruolo del danese di Taastrup. La chiosa è sempre elegante: “Mi sono stancato di sentire frasi tipo chi cazzo hanno comprato”. E con la consueta cadenza romanesca ha elencato i ruoli e le partite giocate dall’ex giocatore dell’Eintracht. Magari sarà riuscito a convincere Mazzarri, che è l’unico ad avere la responsabilità di farlo giocare (ma pare proprio che anche domani parta dalla panchina) e avrà anche fatto una telefonata a Garcia… che non lo ha mai considerato minimamente.

“NON SONO CAZZI VOSTRI”

La sintesi del pensiero di Aurelio è il seguente, e riguarda tutto ciò che ruota intorno alla partita: “Non sono cazzi vostri”. Lo dice a chiare lettere rispondendo al posto di Mazzarri a una domanda di Massimo Ugolini di Sky sul mercato e sulla possibilità di vedere domani la difesa a 4. Ma lo aveva esplicitato anche nel momento più altro del suo “discorso della montagna” dove ha detto che intende evitare le conferenze stampa pre partita e  quelle post. “Perché tanto le domande sono sempre le stesse e le risposte pure”. Non fa una grinza, in effetti il tedio e la banalità regnano sovrane. L’unica cosa di cui non ha parlato è di uno straccio di programma per il presente e il futuro del Napoli. Una squadra che non sta onorando lo scudetto che ha sulle maglie e che è vittima dell’arroganza di un presidente-padrone, oramai senza freni e senza limiti, che anche oggi si è ricoperto di gloria.

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