sabato, Aprile 20, 2024
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Elezioni regionali, Calenda non ci sta: “Non sempre elettori hanno ragione”

Per il leader di Azione, Carlo Calenda, le preferenze pesano sul territorio. “E il nostro è un voto di opinione”.

Elezioni regionali, Calenda non ci sta: “Non sempre elettori hanno ragione”

“Abbiamo perso. Quello regionale è un voto difficilissimo per noi. Le preferenze pesano e noi invece dipendiamo da un voto di opinione. La peggiore condizione possibile per chi vuole spezzare il bipolarismo”.

E’ l’analisi della sconfitta elettorale fatta dal leader di Azione-Iv, Carlo Calenda, in un’intervista al Corriere della Sera.

IL LEADER DI AZIONE NON SI ASPETTAVA IL RISULTATO IN LOMBARDIA

Calenda ammette che non si aspettava il risultato in Lombardia “nei termini in cui si è delineato. Neppure mi aspettavo, però, che Fontana addirittura prendesse di più, in percentuale, di cinque anni fa. Si può dire che il presidente uscente abbia governato bene? No, non si può dire”.

Ma non può essere – gli viene obiettato – che i candidati del Terzo Polo in Lombardia e nel Lazio fossero sbagliati? “No – risponde Calenda -. Abbiamo scelto i due assessori regionali che meglio hanno gestito il Covid, per guidare due Regioni, enti in cui il bilancio è quasi tutto assorbito dalla sanità. Non è importato a nessuno. Fontana e Rocca erano forse candidati migliori? Non credo. Se si vota come al Palio di Siena, se il voto è fideistico, i candidati contano poco. Ma io faccio politica proprio perché voglio scardinare questo sistema che porta a un’astensione sempre più alta con votanti sempre più divisi tra guelfi e ghibellini e al declino del Paese. Forse siamo condannati e io sono un irrimediabile idealista. Ma non mi arrendo”.

“GLI ELETTORI VOTANO COME I TIFOSI”

Insomma, hanno sbagliato gli elettori. “Sì, non ho timore di dirlo. È la maledizione italiana: si vota per appartenenza. Sono di destra voto la destra, sono di sinistra voto la sinistra, prescindendo dal candidato e dalla qualità delle sue proposte. E poi mi lamento di chi governa”.

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