Emergenza abitativa, i comitati in presidio davanti al Comune
Striscioni e bandiere davanti palazzo San Giacomo, ritenuto dagli attivisti per il diritto all’abitare responsabile della morte di Davide Jovanovic, 22enne folgorato nel campo rom di Scampia, e dell’emergenza abitativa che sta attanagliando la città. Per quanto, infatti, la legge Lupi neghi la residenza e la possibilità degli allacci alle utenze, per chi occupa le abitazioni, se il Comune avesse aperto la deroga prevista alla misura del 2014, Davide sarebbe ancora vivo, come sostiene Mirella La Magna dell’associazione Gridas. (intervista in video allegato)
Non avere la residenza spiegano i manifestanti equivale a non avere il diritto di esistere. Senza, infatti, non si può avere né un documento d’identità né l’assistenza sanitaria e sociale. Nella pratica quindi si nega persino il diritto all’istruzione e ad una degna sepoltura, come testimonia la storia di Davide.
Ad illustrare le richieste dei comitati Emma Ferulano dell’associazione “Chi è Rom e chi no”. (intervista in video allegato)