venerdì, Aprile 26, 2024
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Eruzione di Pompei? clamorosa scoperta: ci fu anche un terremoto

A Pompei sono stati rinvenuti gli scheletri di due nuove vittime dell'eruzione durante uno scavo nell'Insula dei Casti Amanti

Gli scavi di Pompei continuano a stupire il mondo intero. Oggi un importantissimo ritrovamento svela particolari inediti sull’eruzione del 79 d.c.

Non fu solo l’eruzione a causare la morte degli abitanti dell’area ma anche un terremoto concomitante: a Pompei sono stati rinvenuti gli scheletri di due nuove vittime, durante uno scavo nell’Insula dei Casti Amanti.

RITROVATI GLI SCHELETRI DI DUE VITTIME NELL’INSULA DEI CASTI AMANTI

Sono le vittime di un terremoto che ha accompagnato l’eruzione, ritrovate sotto il crollo di un muro avvenuto tra la fase finale di sedimentazione dei lapilli. Lo rende noto il MiC. ”Le tecniche dello scavo moderno ci aiutano a comprendere sempre meglio l’inferno che in due giorni distrusse interamente la città di Pompei, uccidendone molti abitanti”, spiega il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel.

IL MINISTRO SANGIULIANO: ANCORA TANTO DA SCOPRIRE SULL’ERUZIONE DEL 79 D.C.

“Il ritrovamento dei resti di due pompeiani avvenuto nel contesto del cantiere in opera nell’Insula dei Casti Amanti dimostra quanto ancora vi sia da scoprire riguardo la terribile eruzione del 79 d.C. e conferma l’opportunità di proseguire nelle attività scientifiche di indagine e di scavo. Pompei è un immenso laboratorio archeologico che negli ultimi anni ha ripreso vigore, stupendo il mondo con le continue scoperte portate alla luce e manifestando l’eccellenza italiana in questo settore”. Coì il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, commenta il ritrovamento di due vittime di un terremoto che sarebbe avvenuto a Pompei dopo l’eruzione del 79 d.c.

IL DIRETTORE DEL PARCO DI POMPEI GABRIEL ZUCHTRIEGEL

“Le tecniche dello scavo moderno ci aiutano a comprendere sempre meglio l’inferno che in due giorni distrusse interamente la città di Pompei, uccidendone molti abitanti: bambini, donne e uomini. Con le analisi e le metodologie riusciamo ad avvicinarci agli ultimi istanti di chi ha perso la vita”. Così il direttore del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel, dopo il ritrovamento dei resti di due uomini nell’area dei Casti Amanti.

“In una delle discussioni di cantiere, durante il recupero dei due scheletri, uno degli archeologi indicando le vittime che stavamo scavando, ha detto una frase che mi è rimasta impressa e che sintetizza forse la storia di Pompei, quando, ha detto: ‘questo siamo noi’. A Pompei, infatti, l’avanzamento delle tecniche non ci fa mai dimenticare la dimensione umana della tragedia, piuttosto ce la fa vedere con più chiarezza”, ha concluso.

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