giovedì, Aprile 25, 2024
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Furti al liceo nel Casertano, dirigente chiede sorveglianza armata

Rosa Lastoria, dirigente del Liceo Scientifico Emilio Segrè di San Cipriano d'Aversa (Caserta), stanca di furti chiede sorveglianza h24.

Furti al liceo nel Casertano, dirigente chiede sorveglianza armata

Due furti in tre notti nel liceo sclentifico Emilio Segrè di San Cipriano D’Aversa, in provincia di Caserta. Stanca ma non rassegnata, la dirigente scolastica, Rosa Lastoria non ci sta a far passare inosservata la sequenza di furti e danneggiamenti tra il 15 e il 17 febbraio scorso, e rilancia. Un “istituto di frontiera” in senso quasi letterale, perché ubicato fuori al paese in una zona isolata, quasi terra di nessuno. Anche in passato il Segrè, proprio per la sua ubicazione, è stato oggetto di continui furti, poi furono installate le telecamere di videosorveglianza all’interno del perimetro – esternamente non ci sono – ma i ladri sono tornati lo stesso a più riprese.

Una storia, quella del Segrè, lontana anni luce dalle vicende accadute a Firenze, in cui una dirigente scolastica è diventata protagonista di un dibattito su valori alti, “mentre da noi a San Cipriano stiamo ancora a denunciare i continui furti che provocano ingenti danni e disagi anche psicologici ai ragazzi”.

APPELLO AL MINISTRO VALDITARA E ALLA PROVINCIA

La Lastoria si rivolge alla Provincia di Caserta, proprietaria dell’istituto, ma anche al ministro Valditara, affinché “sul Segrè e i suoi ragazzi vi sia maggiore attenzione. Devo dire che gli enti locali ci sono vicini, la Provincia è subito intervenuta dopo il primo furto per sostituire il cavo rubato, anche il Comune ci fa sentire la sua vicinanza, ma servono più sforzi. Chiediamo un servizio di vigilanza h24, ovviamente la scuola non ha i soldi per dotarsene, ci devono pensare i livelli istituzionali più alti”.

CHIESTO UN SERVIZIO DI VIGILANZA H24 AI LIVELLI ISTITUZIONALI PIU’ ALTI

Pochi giorni fa lo Stato ha celebrato la sua vittoria sulla camorra con l’abbattimento del covo di Michele Zagaria a Casapesenna, comune che con San Cipriano d’Aversa e Casal di Principe faceva parte una volta del “triangolo dei clan”.

Ma dal territorio “liberato” dal controllo militare della camorra arrivano sempre più spesso richieste di interventi concreti per migliorare il contesto sociale ed economico e dunque i servizi pubblici cui usufruiscono i cittadini.

Gli stessi sindaci dell’agroaversano, il giorno dell’abbattimento, chiesero al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di impegnarsi per aumentare le risorse del tribunale locale – quello di Napoli Nord – delle polizie locali e delle forze dell’ordine.

LA DIRIGENTE: I NOSTRI STUDENTI NON SONO DI SERIE B

“I nostri studenti non sono studenti di serie B – osserva Rosa Lastoria, dirigente del Liceo Scientifico Emilio Segrè di San Cipriano d’Aversa (Caserta) – eppure sulla nostra scuola sembra che vi sia sempre un’attenzione minore. È giusto e importante parlare di legalità in un territorio difficile come il nostro, ma legalità vuol dire anche i ragazzi hanno diritto a frequentare scuole dove la mattina trovano gli strumenti per lavorare, edove all’esterno non c’è l’abbandono e il degrado. Lo Stato intervenga”.

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