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Il Covid che non c’è più, mortalità in calo del 36 per cento

Secondo il monitoraggio indipendente della fondazione Gimbe negli ultimi sette giorni scendono anche ricoveri ordinari e terapie intensive.

Il Covid che non c’è più, mortalità in calo del 36 per cento

Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE –  nella settimana 3-9 febbraio 2023 –  rispetto alla precedente, si rileva una diminuzione di nuovi casi (30.901 vs 34.377) Covid e una diminuzione dei decessi (279 vs 439).

In discesa anche i casi attualmente positivi (196.058 vs 227.985). Ma anche le persone in isolamento domiciliare (192.436 vs 224.094), i ricoveri con sintomi (3.459 vs 3.712) e le terapie intensive (163 vs 179).

IN CALO ANCHE GLI ACCESSI ALLE TERAPIE INTENSIVE

In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: decessi: 279 (-36,4%), di cui 21 riferiti a periodi precedenti, con una media di 40 al giorno rispetto ai 63 della settimana precedente.

Terapia intensiva: -16 (-8,9%); ricoverati con sintomi: -253 (-6,8%); isolamento domiciliare: -31.658 (-14,1%).

Nuovi casi: 30.901 (-10,1%); casi attualmente positivi: -31.927 (-14%).

“Seppur ampiamente sottostimati – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE – i nuovi casi settimanali si confermano in ulteriore calo (-10,1%). Dai 34 mila della settimana precedente scendono a oltre 31 mila, con una media mobile a 7 giorni di poco oltre 4 mila casi al giorno”.

DIMINUZIONE DI CASI COVID IN TUTTE LE REGIONI TRANNE CHE NELLE MARCHE

I nuovi casi diminuiscono in tutte le Regioni ad eccezione di Marche (+12,2%), Provincia Autonoma di Trento (+0,4%), Sardegna (+25,9%), Toscana (+2,5%) e Valle d`Aosta (+12,5%). In 36 Province si registra un aumento dei nuovi casi. Si registra un calo del numero dei tamponi totali (-8,1%): da 595.539 della settimana 27 gennaio-2 febbraio a 547.026 della settimana 3-9 febbraio. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti del 9,9% (-47.013), mentre quelli molecolari sono diminuiti dell’1,2% (-1.500). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività si riduce dal 5,3% al 5% per i tamponi molecolari e si riduce dal 5,9% al 5,8% per gli antigenici rapidi.

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