giovedì, Maggio 2, 2024
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In carcere con il Reddito di Cittadinanza, nei guai 23 detenuti

Tutti gli accusati beneficiavano del contributo statale omettendo di dichiarare la propria condizione cautelare

Continuavano a percepire il Reddito di Cittadinanza anche se detenuti in carcere. Accade nella casa circondariale di Secondigliano, dove 23 persone sono state scovata dai finanzieri della Compagnia di Casalnuovo di Napoli, dopo una serie di attività investigative presso la struttura carceraria e le banche dati dell’Inps. Così la sorpresa: tutti gli accusati e, con loro, anche alcuni componenti del nucleo familiare, beneficiavano del contributo omettendo di dichiarare la condizione cautelare.

CONTROLLI INCROCIATI CON LA BANCA DATI INPS E IL CARCERE DI SECONDIGLIANO

I finanzieri hanno così ricostruito l’indebita percezione del beneficio per oltre 207.000 euro. Le somme sono state sottoposte a sequestro finalizzato alla confisca.

L’operazione della Guardia di Finanza si inserisce nel più ampio servizio di controllo e di tutela della spesa pubblica nazionale. E finalizzato a garantire il corretto impiego delle risorse pubbliche e l’accesso alle agevolazioni ed ai sussidi a favore degli effettivi aventi diritto.

 

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