giovedì, Aprile 18, 2024
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In un bene confiscato a Scampia nasce la “sartoria sociale”

Avrà la sua sede in un ex mobilificio di corso Secondigliano confiscato alla camorra, la sartoria sociale.

Progetto imprenditoriale che cammina sulle gambe di tredici ragazze, tra i 18 e i 20 anni, tutte residenti nella periferia nord di Napoli, che fino a qualche anno fa stavano per abbandonare la scuola.

Recuperate poi dalle assistenti sociali, le neo imprenditrici hanno partecipato a un corso di formazione, promosso dall’Anpal, nel centro Hurtado di viale della Resistenza a Scampia.

Napoli illegal, il marchio dell’attività economica che vede tra le protagoniste la 18enne Claudia Casaburi.

Questa mattina la presentazione della sartoria sociale, con l’assessore al Lavoro del Comune di Napoli, Chiara Marciani e il direttore del corso di formazione, Roberto Sanseverino.

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