lunedì, Maggio 13, 2024
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Incidente in costiera amalfitana, procura ascolta 70 persone

Indagini in corso per risalire a quanto tempo prima lo skipper avrebbe assunto sostanze stupefacenti e quale sia l'incidenza sull'incidente

Incidente in costiera amalfitana, procura ascolta 70 persone

Quando il gozzo ed il veliero sono entrati in collisione nello specchio d’acqua antistante il fiordo di Furore, in Costiera Amalfitana, Adrienne Vaughan stava prendendo il sole a prua. L’impatto è stato violentissimo, al punto da sbalzare in mare l’editrice statunitense e sua figlia di 12 anni.

Una sequenza ricostruita dalla Procura di Salerno che, per la morte della 45enne americana, ha indagato lo skipper che era alla guida del motoscafo su cui viaggiava Vaughan insieme al marito Mike e ai suoi due figli di 12 ed 8 anni.

Le ipotesi di reato formulate nei suoi confronti sono di omicidio colposo e naufragio colposo. Il 30enne è stato interrogato già la notte successiva all’incidente e, come spiegato in conferenza stampa dal procuratore della Repubblica, Giuseppe Borrelli, “ha reso delle dichiarazioni che sono oggetto di verifica”.

ASCOLTATO ANCHE IL MARITO DELLA VITTIMA E I 70 PASSEGGERI DEL VELIERO

La Procura, con il supporto della Capitaneria di Porto, ha ascoltato anche il marito della vittima, rimasto ferito in modo non grave, i 70 passeggeri del veliero ed il comandante. Per avere un quadro chiaro sulla tragedia, però, bisognerà attendere i prossimi accertamenti.

Gli investigatori, pur ritenendo di essere riusciti a ricostruire le traiettorie seguite dalle due imbarcazioni, intendono esaminare gli apparati tecnici delle due navi “per ricostruire con certezza rotta e velocità”.

La motonave Tortuga, infatti, è dotata di un apparato Ice che consente di tracciare rotta e velocità. Ora bisognerà verificare se questo apparato fosse presente anche sul motoscafo.

DA VERIFICARE ULTERIORMENTE LA POSIZIONE DELLO SKIPPER

Da verificare ulteriormente la posizione dello skipper. Il 30enne era risultato positivo ai test tossicologici effettuati in ospedale. Ma Borrelli ha spiegato che “gli esiti sono al vaglio di un consulente della Procura” perché “qualunque sia stato l’esito di questi esami, occorre verificare l’incidenza”.

Serviranno, quindi, ulteriori accertamenti per capire, eventualmente, a quanto tempo prima possa risalire l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti e se queste possano aver inciso sulle cause dell’incidente.

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