giovedì, Marzo 28, 2024
HomeSpettacoli“Je song’ ‘sta poesia”, sonetti di William Shakespeare tradotti in napoletano diventano...

“Je song’ ‘sta poesia”, sonetti di William Shakespeare tradotti in napoletano diventano un disco

Je song’ ‘sta poesia è l’eco di contaminazioni culturali e musicali che è parte del DNA dei musicisti e dell’opera di ZioD – Dario Iacobelli – autore inconsapevole dei testi del CD tratti dal suo libro “30 sonetti di Shakespeare traditi e tradotti da Dario Iacobelli”. Questo disco è anche la forte testimonianza che Dario è sempre stato, ed è tuttora, con noi”: con queste parole la band napoletana degli Assafà racconta il suo primo album, “Je’ song’ ‘sta poesia”, pubblicato dalla Polosud Records.

I sonetti di William Shakespeare tradotti in napoletano da Iacobelli si colorano di punk, funky e Vesuwave in questo disco, la cui produzione artistica è firmata dal bassista Amedeo Fogliano e dal chitarrista Elio “100GR” Manzo.

“Non ho mai perso la consuetudine di suonare il basso, da solo, con i dischi, con il computer, con amici e in qualsiasi altro modo. Con mio fratello Davide Fogliano (chitarra) e l’amico Toni Simonetti (batteria) abbiamo deciso di incontrarci periodicamente per suonare insieme e comporre una serie di brani. Infine, l’incontro con Filippo Iacobelli (voce), musicista e appassionato cantante e figlio del nostro caro amico Dario, è stato il completamento del gruppo e ha fatto nascere questo album”: a raccontare la genesi del disco è Amedeo Fogliano, deus-ex-machina del progetto e storico bassista dei Bisca, band-simbolo della scena musicale italiana sin dagli anni Ottanta.

Il disco presenta dieci brani e vede – accanto al quartetto degli Assafà – affiancati, per la prima volta dopo moltissimi anni, il sassofonista Sergio ‘Serio’ Maglietta e lo stesso Elio ‘100 grammi’ Manzo, componenti dei Bisca. “In questi nostri brani è possibile rintracciare – spiega Fogliano – impressioni musicali di tarantella, musica araba, spagnola, funky, pop, rock e new wave che,  affiancate dal canto in napoletano, danno un ulteriore elemento di originalità”.

Nel 2016 l’editore Ad Est dell’Equatore aveva pubblicato trenta Sonetti che Dario Iacobelli – compianto ‘provocautore’ e paroliere dei Bisca – aveva tradotto in lingua napoltana: “abbiamo scelto – spiega il figlio Filippo – dieci di questi sonetti che mio padre Dario aveva “tradotto e tradito”, come lui stesso diceva”.

Al disco hanno preso parte, inoltre, la percussionista Francesca Del Duca, l’attore americano Morgan Hooper, e le voci Lino Musella e Diotima Curto. L’album è stato realizzato in parte nello studio di registrazione Il Parco di Ninni Pascale, produttore di riferimento per molta musica indipendente nata all’ombra del Vesuvio, e completato nello studio di Elio Manzo con la post-produzione di Bob Fix, una delle ‘firme’ più autorevoli in questo ambito.

L’album è stato anticipato dal video, presentato sul canne YouTube ufficiale degli Assafà, della title-track “Je song’ ‘sta poesia”, disegnato dall’artista Francesca Tradii.

Skip to content