La dimensione del Napoli è l’Europa, in Italia nessuno può impensierirlo. E Spalletti vede in Kvaratskhelia il nuovo Salah.
Il campionato degli azzurri ha annichilito gli avversari. l In attesa del posticipo la squadra partenopea ha un +16 sulla seconda in classifica. Ma ha anche il migliore attacco del campionato (54 gol) e la miglior difesa (15 gol subiti), il capocannoniere in carica (Osimhen) e ha inanellato la sesta vittoria consecutiva in campionato. Nella rosa il giocatore che in Europa è al primo posto per caratteristiche offensive (Kvaratskhelia) e quello che sta facendo sognare Premier e Liga che se lo contenderanno a colpi di milioni di Euro (Osimhen). Dunque la discontinuità dell’Inter, le difficoltà del Milan e i guai della Juventus, offrono margini di sicurezza ampi a chi già ha dalla sua numero mirabolanti.
L’EINTRACHT SCONFITTO PER 3-0 DAL COLONIA
Dunque occhio all’Eintracht di Francoforte, sesto in Bundesliga e che ieri ha perso 3-0 a Colonia. I media tedeschi sostengono che gli uomini di Glasner siano già concentrati sulla gara del 21 febbraio. La verità è che sono scivolati in classifica e subiscono tanto, in campionato già ben 29 reti. Eppure, lo scoglio Eintracht è quello su cui occorre concentrarsi. Per puntare ad andare avanti ed approdare ai quarti di Champions. Dove il Napoli dal 4-3-3 fluido e situazionale, ha i numeri per andare avanti. In Europa le rotazioni e i principi che Spalletti ha trasferito ai suoi calciatori, sono ancora un inedito. Come il movimento degli esterni, Di Lorenzo e Mario Ruj, che da terzini divengono mezz’ali, con il piglio degli incursori. E il conseguente sacrificio di Anguissa e Zielinski pronti a coprire le posizioni a costo di arretrare fino alla mediana. Segreti di un meccanismo quasi perfetto, che punta decisamente alla coppa dalle grandi orecchie. Come piace al suo presidente, che pur non sbilanciandosi sulle cifre, ha promesso premi per le vittorie.
SPALLETTI: “KVARATSKHELIA DRIBBLING COME SALAH”
“Lui ha questa sensibilità nel dribbling, nell’accarezzare la palla e nel portare quelle finte da cui è così difficile difendersi. Forse è Salah uno di quelli che aveva questa qualità nella stretto e questa finalizzazione così precisa. E’ uno che non sente la pressione”. Lo ha detto Luciano Spalletti parlando di Kvaratskhelia dopo aver ricevuto il Premio Andrea Fortunato nel salone del Coni.
Spalletti ha anche commentato la corsa Scudetto, con il suo Napoli saldamente in testa alla classifica con 16 punti di vantaggio sula seconda.
“La pressione dobbiamo gestirla, ci vuole molta calma – ha ribadito l’allenatore del Napoli -. Ancora c’è tanto lavoro da fare e ci sono un numero di partite che non ci consentono di avere distrazioni, ma fa piacere che la squadra sia così attenta e vogliosa di giocare”.
SPALLETTI HA GIA’ L’EINTRACHT NEL MIRINO
“L’Eintracht è forte quanto noi. Da qui in avanti, proprio perché aumenteranno situazioni che non ci faranno stare tranquilli, sarà difficile rimanere leggeri e creativi. Lo abbiamo studiato e sarà una sfida difficilissima”. A chi gli chiede se questo Napoli è la squadra più forte che abbia allenato ha risposto: “Ho allenato grandi squadre e grandi calciatori. Non ho rimorsi, può succedere quello che gli pare io vivrò bene”.