Sul palco del Maradona il Napoli canta la sua 22^ sinfonia
Due vite quelle di Kvica e Victor, direbbe Mengoni, diverse ma complementari, anche troppo.
Mente e cuore di una squadra che da mesi ha imparato a cantare dopo anni di grandi acuti ma anche troppe stonature. Nella settimana del Festival di Sanremo il Napoli compone e canta la sua 22^ sinfonia. A più voci.
Perché non esistono più i solisti ma un coro che scandisce alla perfezione lo spartito del maestro Spalletti.
Supereroi vestiti d’azzurro che pochi mesi fa hanno deciso di intraprendere un bel viaggio in giro per l’Italia e l’Europa per sollevare una città dalla cenere.
E allora ecco che quanto ti manca il fiato in una gara chiusa con i violini cremonesi arroccati in difesa ci pensano gli acuti di Kvara e Osimhen a fare cantare il Maradona.
Al terzo cuore, pardon gol di Elmas, poi sono i tifosi a salire sul palcoscenico intonando la sua melodia. Un sogno nel cuore, testo e musica di una città pronta a vincere il suo Festival.