giovedì, Marzo 28, 2024
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La Procura sequestra l’area del cimitero crollata il 5 gennaio

Le attività di identificazione delle salme risultano particolarmente laboriose

L’area cimiteriale adiacente a quella dove lo scorso 5 gennaio si è verificato il terribile crollo dealla palazzina delle congreghe di San Gioacchino e dei Dottori Bianchi è stata posta sotto sequestro. L’area, circoscritta dai carabinieri, è stata resa inaccessibile ai visitatori per motivi di sicurezza. Gli accertamenti relativi alle cause del cedimento entreranno nel vivo dopo la completa messa in sicurezza della zona. Le attività di identificazione si annunciano piuttosto laboriose: innanzitutto si cercherà di ricostruire la collocazione originaria delle salme, che potrebbe già dare le prime informazioni sulla loro proprietà. Poi, laddove dovessero emergere criticità, è prevista la prova del DNA che coinvolgerà il Racis di Roma. Va tenuto presente, comunque, che in quella zona del cimitero di Poggioreale erano tumulate anche salme risalenti all’ ‘800.

Restano nell’ambito dei cari estinti, nel Cimitero del Pianto di Napoli sono sepolti personaggi illustri come Totò, Enrico Caruso, Ermete Novelli, Nino Taranto, Eduardo, Vincenzo e Mario Scarpetta. La morte, come affermava il grandissimo Principe De Curtis in una delle sue più amate e note poesie, è una livella e così tutti, personaggi noti e non, riposano eternamente nel degrado e nella fatiscenza. Infatti, come segnalano diversi cittadini al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, nel cimitero in questione vi sono angoli trasformati in discariche a cielo aperto, diversi resti mortali sono in bella vista e ovunque vi sono crepe e crolli”. Lo rende noto lo stesso consigliere regionale Borrelli. “Il crollo al cimitero di Poggioreale è stato soltanto la punta dell’iceberg di un problema che ha radici molto profonde e che noi denunciamo da anni”.

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