venerdì, Novembre 22, 2024
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L’allarme della Cisl e della Cei: “Autonomia differenziata spacca il Paese”

Rappresentanti sindacali, giornalisti, intellettuali ed esponenti religiosi, hanno discusso delle criticità legate al disegno di legge Calderoli

L’allarme della Cisl e della Cei: “Autonomia differenziata spacca il Paese”

“La secessione dei ricchi”, così è stata definita l’autonomia differenziata da Antonio Di Donna Vescovo di Acerra e presidente della conferenza episcopale campana, nel corso dell’incontro “Servizi pubblici tra autonomia differenziata e costituzione”, promosso dalla Cisl Funzione Pubblica della Campania.

“Il progetto – ha commentato Di Donna – è partito dalle regioni più ricche del Paese. Se l’autonomia passasse ci troveremmo davanti ad un paese diviso. Si perderebbe l’unità nazionale che è il valore più grande. I Vescovi dicono che il Paese non crescerà se non insieme. Al posto dell’autonomia differenziata propongono un federalismo solidale”.

Al gran hotel Capodimonte, rappresentanti sindacali, giornalisti, intellettuali ed esponenti religiosi, hanno discusso delle criticità legate al disegno di legge Calderoli, definito da molti come una misura spacca paese, che dovesse essere approvata così come proposta sancirebbe un’ulteriore divisione tra Nord e Sud Ad introdurre i lavori Lorenzo Medici, segretario generale della sezione campana del sindacato.

“E’ il tema – ha detto Medici – dei temi. Credo che se la legge passerà così come pensata, il Sud resterà a una condizione di sottosviluppo insopportabile, che penalizza i nostri giovani”.

Insomma da Napoli arriva una nuova opposizione, che vede l’inedita alleanza tra FP Cisl e Cei, alla misura voluta dalla Lega di Salvini, che proprio non convince il mezzogiorno.

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