venerdì, Maggio 3, 2024
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L’ex procuratore Antimafia De Raho: “togliere figli a famiglie che non educano”

Un dibattito che si era assopito quello sulla cancellazione della patria potestà per i genitori di giovani con il casellario giudiziario non più immacolato

Un dibattito che si era assopito quello sulla cancellazione della patria potestà per i genitori di giovani con il casellario giudiziario non più immacolato. Da anni, ogni qual volta un minore si macchia di un’azioni illegali o di crimini efferati l’argomento torna sotto i riflettori. Questa volta a rianimarlo ci ha pensato il parlamentare ex procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, oggi a Caivano per partecipare a una serie di iniziative con la commissione Antimafia.

LE PAROLE DELL’EX PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA

“La repressione qui a Caivano va accompagnata allo sviluppo della scuola, dei servizi sociali, della cultura, in particolare seguendo e accompagnando i più piccoli nel loro percorso di crescita. E se le famiglie non sono in grado di farlo, i figli vanno loro tolti e affidati a comunità in grado di farli crescere in un ambiente sano”.

IL PROGETTO “LIBERI DI SCEGLIERE”

Da vice presidente della commissione parlamentare Antimafia, De Raho ha parlato con i giornalisti a margine della visita nell’ormai famigerato comune, di recente sciolto per infiltrazioni malavitose. Visita a cui ha preso parte il nuovo procuratore di Napoli, Nicola Gratteri. De Raho ha parlato di un progetto “Liberi di scegliere” fatto in Calabria, che prevede l’affido dei figli della famiglie malavitose ad associazioni del terzo settore. “Tale progetto va attuato anche in Campania”, ha concluso l’ex magistrato

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