sabato, Aprile 20, 2024
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Mixed by Erry, dopo il film lo studio del Cnr di Napoli

La vicenda Frattasio rappresenta un caso emblematico di come creatività e l'innovazione possano emergere anche in situazioni di illegalità

Una storia avvincente, ora portata sul grande schermo dal regista Sydney Sibilia, racconta l’epopea di Enrico, Giuseppe e Angelo Frattasio, noti come Erry, i tre fratelli che hanno pagine scritte di illegalità e successo nel Rione Forcella di Napoli tra gli anni Ottanta e Novanta. Partendo dal commercio di musicassette contraffatte, hanno saputo trasformarsi in una vera e propria etichetta discografica, diventando un punto di riferimento nell’industria musicale italiana.

LA STORIA DI UN’ETICHETTA MUSICALE MOLTO PARTICOLARE

I Frattasio hanno saputo sfruttare un contesto di illegalità diffusa, portando avanti un’attività di produzione e vendita di musicassette contraffatte. La loro audacia e intraprendenza li hanno resi protagonisti di un fenomeno che ha scosso l’intera industria musicale dell’epoca. La loro etichetta discografica ha guadagnato tale notorietà da riuscire a far arrivare sulle bancarelle le canzoni di Sanremo, ancora durante lo svolgimento del celebre Festival.

L’AVVENTURA A LIETO FINE DEI FRATELLI FRATTASIO

Tuttavia, l’avventura dei fratelli Frattasio non è stata immune dalle conseguenze legali dei loro atti. Condannati dalla giustizia, hanno scontato la loro pena, e oggi conducono una vita all’insegna della legalità, dedicandosi ad altre attività, ma senza mai abbandonare la passione per la musica.

La storia dei Frattasio solleva interessanti questioni sul difficile percorso di incanalare la creatività verso processi di sviluppo economico-sociale legittimi, specialmente in contesti sociali vulnerabili come quello del Rione Forcella di Napoli.

MASSIMO CLEMENTE, DIRETTORE CNR-IRISS DI NAPOLI

Secondo Massimo Clemente, direttore dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Cnr-Iriss) di Napoli, se i Frattasio fossero nati in un contesto di legalità, la loro intuizione potrebbe essersi indirizzata verso altre direzioni, magari anticipando le piattaforme musicali moderne come YouTube e Spotify.

Il fenomeno dell’illegalità nel commercio di musicassette raggiunse proporzioni notevoli negli anni Ottanta e Novanta, con i Frattasio al centro dell’attenzione. “Mixed by Erry”, il nome con cui i fratelli Frattasio erano conosciuti, vendevano in media 40mila cassette musicali al giorno, diffondendo la loro attività soprattutto in Europa orientale e in Cina, dove la pirateria musicale aveva raggiunto dimensioni ragguardevoli. Secondo dati dell’epoca, il 21% del mercato mondiale era costituito da prodotti illegali per un valore stimato di oltre 2,5 miliardi di dollari. Questo fenomeno economico-sociale ha suscitato l’interesse della comunità scientifica, che riconosce l’importanza di approfondire lo studio di questa vicenda.

DIBATTITO MODERATO DALL’ECONOMISTA ANTONIO COVIELLO

Proprio per questo motivo, l’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Cnr-Iriss) di Napoli, in collaborazione con il Rotary Club di Napoli Est, ha organizzato un evento di dibattito che si terrà domani, 25 maggio, alle ore 17. L’evento vedrà la partecipazione dei fratelli Frattasio, che si confronteranno con l’autrice Simona Frasca e il moderatore del seminario, l’economista Antonio Coviello.

La sala conferenze del Cnr-Iriss, situata in Via G. Sanfelice, 8, ospiterà il dibattito che si preannuncia molto interessante. Simona Frasca avrà l’opportunità di dialogare con i Frattasio, immergendosi nella loro straordinaria esperienza e raccontando gli aspetti più affascinanti della loro storia. Massimo Clemente, direttore dell’Istituto, introdurrà il dibattito, fornendo ulteriori spunti di riflessione sulla difficoltà di indirizzare la creatività in contesti sociali vulnerabili.

La vicenda dei Frattasio rappresenta un caso emblematico di come la creatività e l’innovazione possano emergere anche in situazioni di illegalità, ma allo stesso tempo solleva interrogativi sulle opportunità perdute se questi talenti fossero stati indirizzati verso percorsi legittimi. Il seminario si propone di esplorare queste tematiche e di stimolare una riflessione sulle dinamiche sociali ed economiche che influenzano la manifestazione e la valorizzazione del talento creativo.

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