Napoli-Roma: Osimhen e Simone la coppia da +13 miliardario
La maledizione del faraone dura fino all’85esimo. All’andata a Roma come al Maradona entra Stephan El Shaarawy e pareggia. Ma è l’argentino figlio d’arte che parte sempre dalla panchina a decidere la notte di Napoli.
Lui è il Cholito. Giovanni Simeone, il signor Wolf di mister Spalletti. Risolve le partite. Il fenomeno argentino è lui. Anche se le telecamere di mezzo mondo, collegate in diretta con lo stadio dell’Altro argentino che sta guardando dal cielo la partita, sono puntate su Dybala. Il campione del mondo che non brilla nella notte delle sirene partenopee.
E allora il distacco è siderale: +13 dall’Inter al secondo gradino e 15 punti da Milan (“on ferie”), Atalanta e Lazio.
SBLOCCA IL RISULTATO IL CAPOCANNONIERE AZZURRO OSIMHEN
Si comincia con un gol capolavoro del centravanti nigeriano. Stop in area, controllo da fuoriclasse e un siluro che mette a sedere Mourinho.
Il portoghese le ha provate tutte alla vigilia e in campo: prima con la provocazione degli auguri per la vincita dello scudetto. Poi con la mossa tattica di alternare alla proverbiale difesa alla portoghese il pressing alto che ha impegnato non poco la muraglia Kim, capitan Di Lorenzo e il solito e affidabile Meret.
POI CI PENSA IL “SIGNOR WOLF” CHOLITO SIMEONE: E’ TRIONFO NAPOLI
Secondo tempo con la Roma che inizia a guadagnare campo e provare a superare gli incursori azzurri sulle fasce. Poi i cambi con il faraone El Sharaawy che si ripete. E la mossa di “Spallettone”: entra il decisore argentino, l’eroe della sfida con il Liverpool e di San Siro in campionato. Con buona pace dell’arbitro Orsato che prolunga il recupero e testa pericolosamente la tenuta delle coronarie dei tifosi. E anche dello Special One che a caldo continua a provocare:” Ha perso la squadra che ha giocato meglio”.