martedì, Aprile 16, 2024
HomeCronacaNel Real Bosco di Capodimonte liberati un falco e un gheppio

Nel Real Bosco di Capodimonte liberati un falco e un gheppio

Stanno bene e sono tornati a volare in natura all’interno del Bosco di Capodimonte, previo inanellamento ad opera di personale qualificato Ispra, un falco e un gheppio recuperati in condizioni di difficoltà e curati dal Servizio Veterinario della ASL Napoli 1 Centro in sinergia con il Centro di Riferimento Igiene Urbana Veterinaria assieme ai medici Veterinari del Centro di Recupero Animali Selvatici (Cras) “Federico II”.

“Ringrazio il direttore del Museo e del Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger per aver ancora cooperato con la Asl Napoli 1 Centro al fine di dare un contributo al territorio della città di Napoli”, ha detto il direttore generale Ciro Verdoliva.

I due rapaci, recuperati entrambi in condizioni di difficoltà nel mese di novembre 2020, venivano trasportati presso il POV ASL Napoli 1 Centro dove ha sede il Centro Recupero Animali Selvatici (Cras) “Federico II” di Napoli e dove è stato dato in consegna ai Medici Veterinari specializzati nel recupero e riabilitazione della fauna selvatica. Il Falco è stato trovato nei pressi di Castellamare di Stabia, soccorso dai Carabinieri Forestali intervenuti sul posto e al momento del ricovero mostrava una frattura esposta del metacarpo destro. All’esame radiografico si evidenziavano corpi estranei, a radiopacità metallica, compatibili con proiettili da arma da fuoco. Al gheppio invece, rinvenuto nei pressi di Volla dai Servizi Veterinari dell’Asl Napoli 3 Sud, è stata riscontrata una frattura esposta dell’omero sinistro ed anche per quest’ultimo all’esame radiografico si evidenziavano corpi estranei, compatibili con proiettili da arma da fuoco. Ha subito intervento chirurgico, volto a ridurre e stabilizzare la frattura, ed è stato sottoposto ad un periodo di riabilitazione.

“Sono felice di questa nuova collaborazione con l’Asl Napoli 1 Centro, dopo l’accordo che ci vede uniti nella battaglia comune contro il Coronavirus e che trasformerà la nostra Fagianeria in un centro vaccinale”, ha spiegato il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger.

Skip to content