In una delle aule del tribunale di Napoli, alla sbarra questa mattina c’era Francesco Pio Valda, che attendeva l’esito dell’udienza di convalida del suo arresto. A poca distanza dal presunto killer degli chalet di Mergellina, all’esterno del palazzo di Giustizia c’erano in presidio la madre, la sorella, lo zio e gli amici di Francesco Pio Maimone, il 19enne che sognava di aprire una pizzeria tutta sua ma la cui vita, il 19 marzo scorso, è stata stroncata da un proiettile esploso durante una rissa a cui la giovane vittima era del tutto estranea.
LE VOCI DI FAMILIARI E AMICI
I motivi che hanno spinti familiari e amici all’esterno del tribunale li hanno spiegati lo zio di Kekko Pio, Luigi Maimone e Gabriella Romano, madre di Carlo. L’amico che ha tenuto tra le braccia Francesco fino all’ultimo momento
VALDA DAVANTI AL GIUDICE DEL RIESAME
Mentre all’esterno manifestavano amici e parenti della vittima, in aula l’avvocato difensore di Francesco Pio Valda, il 19enne ritenuto il responsabile dell’omicidio volontario aggravato dal metodo camorristico, puntava ad ottenere per il suo assistito la revoca della misura cautelare. Con i manifestanti era presente anche la consigliera comunale, Alessandra Clemente, figlia di Silvia Ruotolo uccisa per errore 25 anni fa durante un agguato di camorra in Salita Arenella.