giovedì, Maggio 2, 2024
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Omicidio Vassallo, interrogato per ore il colonnello dei carabinieri Cagnazzo

La Fondazione dedicata al Sindaco pescatore: "Siamo all'epilogo di una tragedia. le nuove indagini sono solo la punta di un iceberg"

Si sarebbe speso in una attività di depistaggio delle indagini organizzata prima dell’omicidio del sindaco Angelo Vassallo. Uno scenario inquietante per cui risulta indagato il colonnello dei Carabinieri, Fabio Cagnazzo. Nell’ambito dell’inchiesta della Procura della repubblica di Salerno, il militare è stato interrogato per quasi 11 ore.

L’omicidio del Sindaco-pescatore avvenne il 5 settembre del 2010. La ricostruzione degli inquirenti – secondo i quotidiani Il Mattino e la Repubblica –  individua il movente dell’assassinio nella scoperta, da parte del sindaco, di un traffico di stupefacenti riconducibile ad ambienti camorristici e nel quale sarebbero stati coinvolti anche esponenti dell’Arma.

Vassallo sarebbe stato ammazzato dopo aver confidato quanto sapeva sulla vicenda all’ex procuratore capo di Vallo della Lucania, Alfredo Greco, ma prima di poter formalizzare la sua denuncia ad un carabiniere di assoluta fiducia dello stesso Greco.

“SIAMO ALL’EPILOGO DI UNA TRAGEDIA”

Sulla vicenda si è espresso Dario Vassallo, presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore, che ha dichiarato: “Siamo all’epilogo di una tragedia che ha colpito non solo Pollica, ma tutto il Cilento, dove narcos, politici e alcuni uomini delle Istituzioni hanno creato un cartello per invadere i beni pubblici e conquistare il territorio.

Ormai è sotto gli occhi di tutti. La Fondazione dedicata al Sindaco Angelo Vassallo, assassinato brutalmente anni fa, è stata una roccaforte di impegno per la legalità e la verità sull’omicidio – aggiunge Vassallo -. Coloro che hanno osato sfidare questa causa, negando l’evidenza della connessione tra la sua morte e la criminalità organizzata, hanno contribuito al perpetuarsi di una devastante corruzione che ha colpito il Cilento nel suo complesso. La recente azione della Procura Antimafia di Salerno, che ha interrogato il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo e ha portato all’identificazione di nove indagati, è un segnale tangibile del coraggio e della perseveranza di coloro che lottano per la giustizia. Questa indagine è solo la punta dell’iceberg, e la nostra determinazione ha dimostrato che la forza della cultura e della verità è più potente delle trame oscure di coloro che tradiscono le istituzioni”.

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