lunedì, Ottobre 28, 2024
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Operaio ucciso a Ponticelli, 26 anni al killer

Operaio ucciso a Ponticelli, 26 anni al killer

26 anni. Questa la condanna inflitta dalla Corte di Assise di Napoli per il collaboratore di giustizia Antonio Pipolo, reo confesso degli omicidi di Carlo Esposito (legato alla criminalità organizzata della zona di Ponticelli) e di Antimo Imperatore, un operaio che stava svolgendo il suo lavoro quando si è trovato coinvolto nella sparatoria.

L’agguato avvenne il 20 luglio 2022 nel rione Fiat nel quartiere di Ponticelli. Era Esposito l’obiettivo del killer. Imperatore era invece al lavoro a casa di Esposito per installare una zanzariera. L’operaio venne colpito alle spalle da Pipolo che pochi istanti prima aveva sparato Esposito alle spalle, che stava tentando la fuga, uccidendolo.

La sentenza

Il Giudice ha escluso l’aggravante dell’associazione a delinquere di tipo mafiosa, anche in relazione al metodo in cui è avvenuto l’agguato. È stata invece riconosciuta la sussistenza della premeditazione e delle attenuanti generiche. La sentenza è stata accolta da un applauso dei familiari.

Gli avvocati Motta e Chiricone (difensori della famiglia dell’operaio) hanno commentato: “Siamo soddisfatti della pena ma ci aspettavamo che questo duplice omicidio venisse riconosciuto per quello che è: un agguato di camorra. Secondo noi perché riteniamo che Imperatore possa essere definito non solo una vittima dei reati mafiosi ma anche un martire: una persona che si sveglia la mattina per andare a lavorare e portare avanti la famiglia in maniera onesta in una città ma soprattutto nel quartiere in cui sono avvenuti i fatti, rende Imperatore un martire meritevole di ogni riconoscimento”.

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