lunedì, Aprile 29, 2024
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Patteggiamento Manfredi, nuovo affondo di de Magistris

La storia l'ha tirata fuori il giornalista Fabrizio Geremicca, sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno. 24 ore dopo

La storia l’ha tirata fuori il giornalista Fabrizio Geremicca, sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno. 24 ore dopo, ci ha pensato il penalista Domenico Ciruzzi a scagliarsi contro il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, tenendo accesa la fiamma della polemica politica. Nei giorni a seguire, ci avrebbero pensato gli altri due grandi quotidiani della città, il Mattino e la Repubblica, a rianimare il dibattito sulla sentenza con la quale la Corte dei Conti condannava il sindaco Manfredi a restituire una cifra di poco superiore ai 200mila euro percepita quando era ancora un docente dell’Università Federico II di Napoli. Chi non si è mai fermato nel rigirare il dito nella piaga è stato l’ex primo cittadino del capoluogo campano, Luigi de Magistris

L’ATTACCO DELL’EX SINDACO IN UNA NOTA INVIATA ALLE REDAZIONI DEI GIORNALI

 

“Manfredi dica da chi ha ricevuto indebitamente gli incarichi. Il suo silenzio colpevole alimenta il legittimo sospetto su gravi conflitti di interesse”: questo l’incipit del comunicato vergato dal portavoce di Unione Popolare, pronto a ricandidarsi, non è un mistero, alle prossime amministrative di Napoli. “ Dopo la sentenza di patteggiamento della Corte dei conti con cui il sindaco Manfredi ha dovuto restituire all’erario 210.000 euro a fronte degli oltre 700.000 indebitamente percepiti, da più parti sono state formulate domande alle quali non ha risposto. Ad almeno una però non può non rispondere perché attiene al cuore della questione morale per chi ha ricoperto o ricopre cariche pubbliche così importanti come essere rettore della più antica università del mondo e sindaco di una delle città più importanti del mondo.“ afferma Luigi de Magistris

COSA PREVEDE IL PATTEGGIAMENTO

La strada del patteggiamento scelta da Manfredi ha fatto si che nella sentenza della Corte dei Conti non venissero citati i riferimenti degli incarichi ricevuti. Ovvero per quali enti Manfredi ha svolto servizio di consulenza. “Manfredi deve dire pubblicamente chi sono i committenti pubblici e/o privati che gli hanno conferito gli incarichi che ha espletato in violazione di legge. Non si può avvalere della facoltà di non rispondere, non è questo un procedimento penale, è una domanda pubblica che attiene all’etica e alla trasparenza: si deve dissipare il dubbio, che nel persistere del suo silenzio colpevole diviene legittimo sospetto, che vi siano stati o vi siano ancora tuttora gravi conflitti di interesse tra la carica pubblica ricoperta e chi ha gli ha fatto avere incarichi così lautamente retribuiti.” conclude l’ex sindaco di Napoli

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