sabato, Aprile 27, 2024
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Pizza Village 2022, l’Aicast attacca la kermesse: “Una sciagura”

Duro comunicato del presidente provinciale, Liliana Langella

Bufera sulla decisa edizione del Piza Village, in programma sul Lungomare di Napoli dal 17 al 26 giugno. L’Aicast, associazione datoriale molto rappresentativa, si scaglia contro la kermesse con un duro comunicato stampa che riportiamo integralmente.
“Apprendiamo disappunto dai giornali che il Comune di Napoli ha autorizzato, per la fine del mese di giugno, la manifestazione Pizza Village sul Lungomare. – dice Liliana Langella, presidente Aicast (Associazione Industria Commercio Artigianato Servizi e Turismo) Napoli -.  Una decisione che se confermata sarebbe una sciagura e che ci vede in netto contrasto per molti motivi. Questa sagra non ha alcun valore strategico per la città, non lascia sul territorio risorse ma ha solo il pregio di drenare proventi milionari per chi la organizza.
Il Comune, negli anni passati, ha avuto anche la sventurata idea di consentire un’occupazione di suolo pubblico a prezzi ridicoli. Se così fosse anche quest’anno sarebbe un vero e proprio schiaffo ai cittadini di Napoli che devono far fronte ad aumenti di tasse e balzelli di ogni tipo, a fronte di servizi sempre carenti. Abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti per verificare tempi e procedure, richiesta che è stata negata per motivi oscuri. Dobbiamo denunciare anche il pericolo che in quei giorni si possa alimentare il lavoro nero, con il coinvolgimento di addetti non assunti regolarmente. Esiste un problema di sicurezza, di decoro e di tutela di natura igienico sanitaria, tutte materie che dovrebbero richiamare le istituzioni e le forze dell’ordine a un controllo serrato. Sagre di questo tipo si possono organizzare all’estero, per promuovere le eccellenze agroalimentari della città ed esportare il brand della pizza. Ciò che accade a Napoli durante il Pizza Village è qualcosa di vantaggioso solo ed esclusivamente per chi lo organizza pertanto ribadiamo la nostra contrarietà all’amministrazione comunale per una decisione inaccettabile”.
L’Ufficio Stampa
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