Le carenze negli organici della Giustizia che ingolfano lo svolgimento dei processi, la camorra che fa affari con l’imprenditoria e la crescente invadenza nel tessuto sociale della città di Napoli della criminalità minorile. Un mantra, le endemiche problematiche che affliggono la città e la sua magistratura, che oramai si ripete ad ogni inaugurazione anno giudiziario e così anche alla cerimonia di quest’anno.
Quello che è cambiato in questi anni è la sempre minor attenzione che le istituzioni nazionali riservano al grido di allarme dei vertici della Giustizia della terza città d’Italia, osserva Diego Ragozzini, presidente della sezione napoletana dell’Associazione nazionale magistrati Al Governo e alla riforma Cartabia la critica del procuratore Riello durante la sua relazione, l’ultima prima di lasciare il suo incarico dopo 8 anni alla guida della procura generale.
Sulla riforma è intervenuto anche nella sua relazione il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Antonio Tafuri, che confida in un intervento del nuovo Guardasigilli, Nordio Sulla “guerra di sguardi,” frase con la quale Riello ha voluto descrivere i sempre più frequenti episodi di violenza con minorenni protagonisti, abbiamo ascoltato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in prima fila all’inaugurazione dell’anno giudiziario con il vescovo don Mimmo Battaglia, tra le prime voci autorevoli ad essere intervenuto sulla questione minorile