domenica, Novembre 17, 2024
HomePoliticaQatargate: udienza Cozzolino rinviata al 28 febbraio

Qatargate: udienza Cozzolino rinviata al 28 febbraio

 La decisione della Corte di Appello di Napoli dopo la richiesta dei difensori di ottenere tutta la documentazione dei giudici belgi.

Qatargate, Cozzolino resta a Napoli: il 28 febbraio udienza per estradizione

Non partirà in direzione Bruxelles per l’interrogatorio con i giudici belgi, l’europarlamentare Andrea Cozzolino coinvolto nell’inchiesta avviata dalla procura federale di Bruxelles.

Il politico napoletano, al suo terzo mandato al Parlamento europeo, resterà agli arresti domiciliari fino al prossimo 28 febbraio, quando la Corte di Appello di Napoli potrà valutare tutta la documentazione dell’indagine e decidere sulla richiesta di estradizione.

UDIENZA PER L’ESTRADIZIONE RINVIATA AL 28 FEBBRAIO

Secondo quanto si è appreso nei giorni scorsi i legali dell’europarlamentare non hanno ancora a disposizione la documentazione a sostegno del mandato di arresto europeo emesso dalla procura belga e notificato venerdì a Cozzolino dal Gico del Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Napoli.

I LEGALI DEL PARLAMENTARE NAPOLETANO AVEVANO GIA’ OTTENUTO GLI ARRESTI DOMICILIARI

Subito dopo l’arresto gli avvocati avevano diffuso una nota evidenziando l’illegittimità del mandato di arresto europeo, perché “basato su un quadro indiziario del tutto evanescente e si fonda su mere presunzioni e sospetti, prive di riscontri oggettivi basilari per un’accusa di corruzione, quali il dove, il quando, il quanto e il come, il cosa”

L’INCHIESTA E LE RELAZIONI CON I PAESI DEL MAGHREB

Secondo gli inquirenti, Cozzolino, dal primo gennaio 2018 al 15 luglio 2022, in qualità di componente del Parlamento Europeo, presidente dal 2019 della Delegazione per le relazioni con i Paesi del Maghreb e co-presidente della Commissione Parlamentare Congiunta Euro-Marocchina, nonché nella veste di componente della commissione speciale Pegasus, in concorso e in associazione con Panzeri, Giorgi, Kaili, Tarabella e Arena, avrebbe “indebitamente ricevuto, per conto del Governo del Marocco, verosimilmente da tale Atomun, danaro per esercitare le sue funzioni parlamentari europee in modo da favorire gli interessi del Marocco all’interno del Parlamento Europeo”. (interviste ai difensori di Andrea Cozzolino in servizio video allegato)

Skip to content