sabato, Aprile 27, 2024
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Record aggressioni penitenziaria in carceri campane, il Sappe: “Serve taser”

Manifestazione di protesta del sindacato di polizia penitenziaria SAPPE

Carceri, da Poggioreale a Secondigliano sistema al collasso

Il sistema carcerario campano, con le due grandi strutture di Poggioreale e Secondigliano, è al collasso e rischia di implodere. Lo hanno denunciato a gran voce i sindacati di categoria che oggi sono scesi in piazza manifestando davanti agli uffici del Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria. Il segretario generale del Sappe, Donato Capece spiega:

“Ogni giorno si verificano decine e decine di eventi critici nell’assoluta indifferenza dei vertici regionali e nazionali dell’Amministrazione Penitenziaria e del Ministero della Giustizia. Il sistema penitenziario, per adulti e minori, si sta sgretolando ogni giorno di più.
Lo diciamo da tempo, inascoltati: la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto. Dall’aver tolto le sentinelle della Polizia Penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta delle carceri, dalla mancanza di personale, dal mancato finanziamento per i servizi antintrusione e anti-scavalcamento”.

 A POGGIOREALE ANCHE 8 DETENUTI IN CELLE PER 4

A Poggioreale, attualmente il sovraffollamento produce la presenza anche di 7/8 detenuti in celle per quattro. In un contesto in cui le condizioni di chi deve scontare una pena e di chi deve assicurare il controllo e il presidio, sono parimenti al limite della sopportazione.
Tiziana Guacci, segretario regionale del SAPPE per la Campania, evidenzia:

“Le carceri della Regione continuano ad evidenziarsi per continui episodi di violenza: Salerno, Avellino, Ariano Irpino, Carinola, Secondigliano… purtroppo, molti detenuti che ci assegnano hanno dei seri problemi psichiatrici, tanti altri sono pericolosi e ristretti nel circuito Alta sicurezza e 41 bis. Mancano in Campania Agenti di Polizia Penitenziaria, direttori, Comandanti e personale civile. La Polizia Penitenziaria fa il massimo per garantire quanto stabilito dalla normativa vigente, ma molte volte mancano le unità per un controllo più attivo: si è costretti a sopprimere numerosi posti di servizio perché manca personale e poi succedono queste inaccettabili violenze”.

 

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