venerdì, Aprile 26, 2024
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Sanremo 2023, #cinicosanremo scrive a Giorgia e premia il trio

Sanremo 2023, #cinicosanremo scrive a Giorgia e premia il trio

La seconda serata del Festival di Sanremo si è conclusa più tardi della prima, quindi partiamo dalla classifica per quelli che si sono addormentati facendo il conto alla rovescia per le ore di sonno che rimanevano rispetto alla sveglia.

La top 5 della sala stampa mette in ordine Colapesce e Dimartino, Madame, Tananai, Lazza e Giorgia. La classifica generale di tutti i cantanti premia Marco Mengoni, di seguito Colapesce e Dimartino, Madame, Tananai ed Elodie.

AL BANO MORANDI E RANIERI CONQUISTANO PALCO E PUBBLICO

Diciamocela tutta, bando al cinismo, il punto più alto e inarrivabile delle due serate messe insieme è stata l’esibizione di Gianni Morandi Massimo Ranieri e Al bano e Perdere l’amore resta una delle canzoni più belle di tutta la storia della canzone italiana. Chissà se Amadeus ha meditato di rientrare sul palco, salutare tutti e chiudere là la baracca, come hanno  pensato molti a casa.

LA GARA DEI GIOVANI CANTANTI ARRIVATI DAI TALENT

A dare il via alla gara è Will. Agli ultra ventenni il nome dice poco, se non che per assonanza, ci si aspetta di vedere Harry e Meghan arrivare sul palco per fare pace, ma siamo a Sanremo e non a C’è posta per te. Peccato.

I Modà tornano nella città dei fiori, tanto di cappello a Kekko che parla  senza remore di essere malato di depressione. La canzone è il continuo di quell’unica canzone che cantano dall’inizio della carriera, l’unica differenza è che pare stavolta si siano finalmente alzati dal letto di fragole

 

Sethu, livello di conoscenza vedi –> Will. Ad un certo punto pare che voglia prendere a testate il chitarrista, e dopo Blanco in realtà ci si aspetta un po’ di tutto.

 

Gli Articolo 31, che in verità hanno sempre qualcosa da raccontare con le loro canzoni, sono una macchina del tempo per quelli nati negli anni Settanta che pensano a quelli vissuti nei Novanta. Scappa la lacrima a J-Ax, e non solo a lui.

Lazza, pare vada fortissimo fra i giovanissimi, molti hanno già in tasca il biglietto per il concerto. Della canzone non si capisce un granchè, quindi ci si concentra sul look, tutto sbrilluccicoso come Amadeus e Gianni Morandi, con la differenza che sembra, non avendo i soldi per lo smoking firmato, sia andato a comprare tutto all’OVS.

GIORGIA SBAGLIA CANZONE E LOOK

Giorgia. Giorgia merita il più lungo paragrafo di questo articolo, Giorgia merita una breve letterina.

Cara Giorgia, tu sai di essere partita per Sanremo fra le preferite, forse sei anche consapevole di avere una canzone che, come dicono gli esperti, non ti rende giustizia. Sei una delle voci italiane più belle di sempre ma hai evidentemente un problema con gli autori, non è la prima volta che i tuoi perfetti vocalizzi – ma se qualche volta fossi meno perfetta, sembreresti pure più umana eh? – non coincidono con una perfetta canzone per te. Ma parliamo di altro.

Giorgia, dicci subito il nome del tuo consulente outfit, e poi cambialo!

Capelli no, quel ricciulillo è inguardabile. Il trucco, parliamo del trucco: l’azzurrino, fra altro slavato, sulla palpebra non si porta più. Le mani, anelli troppi e troppo grandi, e le unghie, cavolo, non hai trovato mezz’ora per un semi permanente? Il vestito, hai 50 anni e per fortuna sei magrissima, ma quel vestitino te lo sei comprato all’OVS con Lazza? Vogliamo poi parlare degli stivali neri con i lacci sotto al vestitino azzurrino luccicante?

Giorgia, te lo dico come portavoce di almeno tre chat e due gruppi su Facebook, sembrava che “uh mammamia ho fatto tardi, che mi metto adesso”? e hai tirato fuori due cose a caso dall’armadio.

Sperando tu legga per le prossime serate, con affetto, Barbara.

DI MARTINO E COLAPESCE CONQUISTANO LA SALA STAMPA

Di Martino e Colapesce tornano dopo il tormentone più tormentone del 2021, la canzone più Instagrammata per mesi e mesi. Era difficile confrontarsi con Musica leggerissima, ma ce l’hanno fatta: “Io lavoro per non stare con te”, è effettivamente la vita di molti.

Shari, che non si capisce che dice nella canzone – stasera proviamo con i sottotitoli della Rai – ha seguito il consiglio “Ha detto chill int’a televisione che se porta l’animalier” (cit) e ha comprato tutto su Shein dalle scarpe al vestito.

Madame ha una bella canzone, sulla fiducia di chi l’ha sentita prima della serata. Con stivali al ginocchio bellissimi – poteva prestarli un attimo a Giorgia? – e elegantissima in bianco. La ragazza è convincente, riserviamo un po’ di cattiveria per la prossima volta.

Levante, siciliana biondissima, alta un paio di metri, scende le scale con lo sguardo rivolto al pubblico, una delle poche che non teme di volare dalle scale! La canzone, come quella dei Moda’, merita una lode, anzi due: è mamma da poco e parla in musica delle sensazioni del dopo parto. Brava.

Tananai, finalmente uno vestito bene! La canzone è carina, nonno Gianni non fa vedere la sua emozione: è scritta da Paolo Antonacci, figlio di Marianna Morandi e Biagio. Amadeus, speriamo che nel riordino delle scaletta ti ricordi di non penalizzare artisti saliti sul palco quando già abbiamo messo il timer al televisore.

AMADEUS E LA GIACCA ORO COMPRATA CON DONNA IMMA

A proposito di Amadeus, il cambio giacca svela che ha fatto acquisti con donna Imma Polese.

Rosa Chemical, un po’ Edward mani di forbice, un po’ Achille Lauro per i tatuaggi in viso. Ma come gli si dice qualcosa? Tiene il palco, la canzone è carina assai, il personaggio c’è.

PAOLA E CHIARA RIPORTANO AGLI ANNI NOVANTA

LDA, lo sappiamo che non vuoi si ricordi a ogni pie’ sospinto, ma sei il figlio di Gigi D’Alessio e a Napoli ti guardano tutti con o core int’o zucchero. Unico neo, il direttore d’orchestra sembra un po’ passato per caso, un po’ tipo: o zi’ vuoi venire a dirigere tu, jaaaaaa!

Paola e Chiara, c’è chi è rimasto sveglio per loro, chi lo dice e chi mente (sta frase si porta assai e ci sta sempre bene). Ragazze, vi siete avvolte nella carta argentata e avete messo su un balletto che strizza l’occhio a Tik Tok, siete tornate e noi con voi, benedetti anni Novanta.

 

 

 

 

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