venerdì, Novembre 15, 2024
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Scontri ultrà su autostrada, indagati 6 napoletani e 3 romani

Sono 9, sei napoletani e 3 romani, gli indagati per gli scontri tra ultrà avvenuti lo scorso 8 gennaio sull’Autosole nel tratto della provincia di Arezzo. La procura aretina ha aperto un fascicolo per rissa aggravata, interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza dei trasporti per nove dei tifosi, coinvolti nei disordini all’altezza dell’area di servizio di Badia al Pino. Circa duecento i partecipanti alla rissa.

NUMERO INDAGATI POTREBBE AUMENTARE

Il numero degli indagati potrebbe salire nei prossimi giorni. Molti tifosi durante gli scontri avevano il volto coperti da sciarpe e cappucci e questo sta rallentando il lavoro di riconoscimento e identificazione. Secondo quanto è emerso, gli indagati sono stati riconosciuti e già sottoposti a Daspo dalle questure delle due città di appartenenza.

SCIARPE E CAPPUCCI PER DISORIENTARE INQUIRENTI

A questi primi nove indagati gli investigatori delle questure di Roma e Napoli sarebbero arrivati attraverso una comparazione tra i filmati delle telecamere di videosorveglianza dell’area di servizio, quelli di video privati fatti con i cellulari da automobilisti in transito e immagini registrate allo stadio. L’episodio ha spinto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a varare un decreto per vietare le trasferte alle due tifoserie per i prossimi due mesi, oltre allo stop della vendita di biglietti per i residenti nelle province partenopea e capitolina.

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