lunedì, Dicembre 2, 2024
HomeCronacaSpese pazze alla Sma Campania, chiesti danni per 5,7 milioni di euro

Spese pazze alla Sma Campania, chiesti danni per 5,7 milioni di euro

Nel mirino della Corte dei Conti ex presdiente e amministratori della società regionale

Abbonamenti mensili a servizi di streaming musicale e spese su Amazon, anche alle due di notte, utilizzando le carte di credito istituite per gli acquisti urgenti della Sma Campania Spa, società in-house della Regione che si occupa, tra l’altro, di ambiente, prevenzione incendi e di depurazione. Contesta uno sperpero di fondi da oltre 5,7 milioni di euro la Procura regionale per la Campania della Corte dei Conti che, al termine delle indagini contabili – riguardanti gli anni dal 2012 al 2022 – ha incaricato il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Napoli di notificare nove inviti a dedurre ad amministratori, dirigenti e dipendenti della società.

SOTTO ACCUSA GLI EX DIRIGENTI

Destinatari delle contestazioni della Corte dei Conti campana (procuratore regionale Antonio Giuseppone, sostituti procuratori generali Davide Vitale e Flavia Del Grosso) sono l’ex presidente del Cda Giuseppe Cammarota; gli ex amministratori unici Ciro De Leo, Raffaele Scognamiglio e Giuseppe Esposito; l’ex consigliere delegato Lorenzo Di Domenico; l’ex dirigente Cosimo Silvestro; l’ex financial manager Roberto Iavarone; l’addetto alla contabilità e bilancio Ernesto Tartaglione e il responsabile dell’impianto di depurazione di Napoli est Luigi Riccardi. Tutti potranno ora depositare le proprie deduzioni ed eventuali documenti e chiedere di essere ascoltati dall’Autorità giudiziaria contabile. Di Domenico, Scognamiglio, Silvestro e Tartaglione sono stati rinviati a giudizio nell’ambito di un procedimento penale parallelo dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) a vario titolo per peculato, abuso d’ufficio e simulazione di reato.

 

Skip to content