lunedì, Maggio 20, 2024
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Stop a cibo e perquisizioni su lidi privati, pronte le diffide ai gestori

La denuncia del consigliere regionale Pasquale Di Fenza: "Alcuni lidi si permettono persino di selezionare i clienti"

No alle perquisizioni nelle borse dei clienti dei lidi privati che portano in spiaggia un panino o una bottiglietta di acqua. Le spiagge sono beni demaniali e dopo un passaggio doveroso in Regione, partiranno le diffide ai gestori. Così il consigliere regionale di Centro Democratico, Pasquale Di Fenza:”Trovo inaccettabile quello che sta accadendo in queste ore sulle spiagge di Varcaturo, Licola e Castel Volturno. Ancora una volta, per l’ennesima stagione estiva, ci troviamo al cospetto di gestori che in barba al codice civile vietano l’ingresso di cibi e bevande sui lidi per imporre l’acquisto dei loro prodotti. Questi obblighi sono insopportabili. Siamo o non siamo un paese democratico dove c’è ancora la libertà di scegliere? Addirittura ai danni di alcuni bagnanti sono state effettuate perquisizioni nelle borse frigo, all’ingresso degli stabilimenti”.

NO ANCHE ALLA SELEZIONE ALL’INGRESSO DEI CLIENTI NEI LIDI IN CONCESSIONE

“Alcuni lidi si permettono persino di selezionare i clienti. Tutto questo è paradossale. Le spiagge sono beni del demanio e come tali non possono essere sfruttate per salassare chi vorrebbe trascorrere una giornata di relax con la propria famiglia. Porterò la problematica all’attenzione della Commissione “demanio e patrimonio” di cui faccio parte per individuare una linea di condotta unitaria da far rispettare ai gestori dei lidi e se del caso far partire anche delle diffide. In un periodo in cui l’inflazione raggiunge percentuali spaventose e il caro vita dimezza la capacità d’acquisto delle famiglie, le istituzioni devono reprimere ogni fenomeno di speculazione. Vigileremo attentamente su quanto sta accadendo”.

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