Strage di migranti sulle coste calabresi, trovati 45 corpi. Si teme che i morti siano almeno 100. Tra i cadaveri anche quelli di due gemellini. Il naufragio è avvenuto al largo di Cutro, in provincia di Crotone dove spira un forte vento e il mare è molto agitato. Le operazioni di ricerca da parte della Polizia di Stato sono molto complicate. Sono state tratte in salvo almeno 80 persone, ma i superstiti secondo alcuni testimoni, sarebbero oltre 200. Non è stato ancora possibile comprendere in quanti fossero ammassati sul barcone affondato. Un caicco di legno che si sarebbe letteralmente spezzato in due a causa delle onde.
FINANZA ALLERTATA ALLE 4 DEL MATTINO
La Guardia di Finanza è stata allertata da una telefonata alle 4 del mattino. Il Comando di Vibo Valentia ha ricevuto una comunicazione da un uomo che parlava un inglese incomprensibile. Nella concitazione del momento è stato percepito che fosse accaduto qualcosa nell’area del crotonese. Considerato che si tratta di un’area “calda” per gli sbarchi, sono state allertate le forze dell’ordine locale. Secondo una prima ricostruzione della strage, i migranti provenivano, attraverso la cosiddetta “rotta torca” da paesi quasi Siria, Iraq e Iran.