Il corpo senza vita sbalzato a circa dieci metri dallo scooter. La dinamica dell’incidente in cui questa mattina ha perso la vita nella Galleria Laziale il 36 enne, Michele Angelillo, deve essere ancora accertata dagli uomini della polizia municipale, in questo momento ancora impegnati nei rilievi. Napoletano, originario del borgo di Sant’Antonio Abate (o Buvero), Michele lascia una moglie e due figli di 12 e 9 anni. Lavorava come barista in una nota pasticceria del quartiere Arenella.
LA PRIMA RICOSTRUZIONE
Da quanto si è appreso, il centauro ha imboccato il tunnel che dal quartiere Fuorigrotta sbuca a piazza Sannazzaro. Dai racconti di alcuni automobilisti, Angelillo ha perso il controllo del due ruote, forse urtando un veicolo che stava sorpassando, rovinando al suolo e finendo sotto le ruote di un’auto che non è riuscita a evitare l’impatto. Al loro arrivo i sanitari del 118 non hanno potuto che constatarne la morte. L’episodio ha avuto pesanti ripercussioni sul traffico in zona Fuorigrotta Mergellina. Con quello di questa mattina, si allunga la lista degli incidenti stradali nella cinta urbana della città: 23 i morti e 3.051 i feriti nel 2023 su 2337 incidenti stradali totali.
A SETTEMBRE LA MARCIA SILENZIOSA PER LE VITTIME DELLA STRADA
Lo scorso settembre, proprio a breve distanza dal luogo dell’incidente in cui ha perso la vita Angelillo, si era svolta una marcia silenziosa per ricordare altre tre vittime di pirati della strada, Elvira Zibra, Giuseppe Iazzetta e Alessandra Navarra.