venerdì, Aprile 26, 2024
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Turismo, le imprese chiedono nuovi ristori

Crolla del 55 per cento il fatturato delle imprese dei servizi ricettivi secondo l’ultima rilevazione dell’Istat per l’anno 2020 e Federalberghi torna all’attacco chiedendo la modifica della bozza del decreto sostegno elaborato dal governo nei giorni scorsi e subito nel mirino delle associazioni imprenditoriali del comparto turistico.

“Ci saremmo aspettati che il provvedimento del governo tenesse conto di questa tragedia – fa sapere la Federazione degli albergatori – che mette a rischio la sopravvivenza di più di 30mila imprese e 350mila lavoratori, ma purtroppo non troviamo conferma nelle bozze che stanno circolando e che ci auguriamo vengano al più presto corrette”.

Sotto accusa il metodo di calcolo dei ristori che, nella prima stesura del decreto prevede come riferimento temporale i primi due mesi del 2021, mentre gli albergatori e l’intera filiera del turismo chiedono di considerare il danno subito durate tutto il periodo pandemico e quindi da marzo 2020 a febbraio scorso.

Inoltre Federalberghi chiede l’eliminazione del tetto dei 5 milioni di euro che taglia fuori molte imprese alberghiere di dimensioni medie e grandi e che il limite dei 150mila euro venga applicato per ogni singola struttura ricettiva e non per singola impresa.

Sul piede di guerra anche le agenzie di viaggi e i tour operator. All’incontro con il nuovo ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, le sigle di rappresentanza dell’Aidit, di Assoviaggi, Astori, Fiavet e FTO hanno presentato il quadro del comparto che, dall’inizio della pandemia ha registrato un calo di fatturato superiore al 90 per cento, con perdite di circa 12 miliardi di euro. Tra le priorità è stato chiesto al rappresentante del governo di sbloccare subito i pagamenti delle risorse già approvate e stanziate.

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