giovedì, Maggio 2, 2024
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Aggressioni ai medici, flash mob negli ospedali napoletani

Dito puntato sia contro il sottodimensionamento, sia contro la scarsa sicurezza

Aggressioni ai medici, flash mob negli ospedali napoletani

L’ultima al Cotugno pochi giorni fa, ma la lista delle aggressioni al personale sanitario a Napoli è lunga e continua a crescere. Per questo medici e infermieri hanno protestato nuovamente contro le difficili condizioni lavorative con un flash mob al pronto soccorso del Cardarelli e in altre sei strutture della città.

Non bastano quindi le rassicurazioni del Prefetto di Napoli Michele Di Bari, che pochi giorni fa aveva convocato un vertice a piazza Plebiscito sul tema della sicurezza nei nosocomi, i camici bianchi chiedono maggiori garanzie e tutele.

Dito puntato sia contro il sottodimensionamento sia contro la scarsa sicurezza come spiega Giovanna Marino lavoratrice del Cardarelli: “Noi veniamo da quattro anni pesantissimi per il Covid. Tutti abbiamo lavorato in condizioni difficili, sotto stress e sotto pressione, prima di essere dimenticati. Ci sono molti colleghi che non ci sono più, sono morti durante il servizio. Adesso viaggiamo sul ritmo di un’aggressione al giorno. Tutto questo è ingiusto”

Un presidio convocato dalla Uil Campania, scesa in piazza contro le aggressioni ai medici con il suo segretario regionale Giovanni Sgamabati:”Per noi la situazione è inaccettabile. E’ stato un inizio anno particolarmente grave. Quello che ha fatto il Prefetto è una prima risposta, ma  rimane confermata la mobilitazione in tutta la regione, perché nei pronto soccorso vanno rafforzati sia la sicurezza sia il personale”.

Posizioni condivise anche da Biagio Fulco, coordinatore regionale area medica della UIl: “C’è una condizione angosciante che riguarda la sicurezza nei posti di lavoro. Qualche segnale incoraggiante arriva dalla prefettura, ma è ancora poco. Bisogna fare tanto”

 

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