sabato, Aprile 27, 2024
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Matteo Salvini sulla legge elettorale: no ad abbassare la soglia di sbarramento

Il leader della Lega si è espresso circa l’ipotesi di abbassare la soglia di sbarramento d’ingresso dei partiti a Strasburgo dal 4 al 3%.

Matteo Salvini, attuale Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, ha parlato di legge elettorale. Dice no all’abbassamento della soglia minima che potrebbe garantire l’ingresso al Parlamento Europeo anche a partiti più piccoli.

Il leader della Lega sostiene che, al momento, non è necessaria una modifica della legge elettorale in tal senso. E continua con fermezza aggiungendo, come riporta Ansa: “È giusto che gli italiani scelgano i propri rappresentanti senza che ci siano aiutini”.

L’opinione del ministro Salvini non si mostra incline a quell’apertura, in tal senso, dichiarata da Fratelli d’Italia. Per questi ultimi l’abbassamento della soglia di sbarramento potrebbe portare in sede di Parlamento Europeo un aiuto proprio grazie a quei piccoli partiti affini e al loro consenso.

MATTEO SALVINI PER L’INNALZAMENTO DELLA SOGLIA

Alle parole di Matteo Salvini si aggiunge un’altra considerazione. Per il leader della Lega e attuale ministro, sarebbe anzi più ragionevole alzare la soglia di sbarramento.

Questo al fine di evitare che il voto degli italiani esprima un’altra eventuale frammentazione, da sempre elemento caratterizzante del Paese. Alzare la soglia di sbarramento per l’ingresso al Parlamento Europeo mostrerebbe dunque all’Europa un’Italia più compatta e, forse, renderebbe più semplice l’iter decisionale in seno a uno dei principali organi di governo sovranazionali.

ANCHE MATTEO RENZI SI ESPRIME SULLA SOGLIA DI SBARRAMENTO

L’ipotesi di abbassare la soglia di sbarramento d’ingresso dei partiti dal 4 al 3% si colloca in giorni carichi di dichiarazioni. Sulla soglia di sbarramento per le elezioni europee si esprime anche Matteo Renzi, che ha annunciato la sua candidatura per le elezioni dopo la rottura del sodalizio con Calenda.

La posizione di Renzi sembra molto affine a quella di Matteo Salvini: il voto non è qualcosa di cui si deve avere paura. Tra le aspirazioni del leader di Italia Viva, infatti, c’è quella di prendere voti sia da Forza Italia che dal Partito Democratico.

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