venerdì, Marzo 29, 2024
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Neurochirurgia Oncologica, identificato nuovo asse genetico-molecolare Glioblastoma multiforme

Neurochirurgia Oncologica, identificato nuovo asse genetico-molecolare Glioblastoma multiforme a Caserta. Lo studio è stato condotto su 37 pazienti arruolati nel reparto di Neurochirurgica dell’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta diretto da Pasqualino De Marinis. I reperti biologici dei pazienti trattati chirurgicamente di asportazione o biopsia per Glioblastoma multiforme, sono stati analizzati dal punto di vista genetico-molecolare. L’attività è stata svolta dai laboratori di ricerca IGB “Adriano Buzzanti Traverso” Consiglio Nazionale delle Ricerche – Napoli, in collaborazione con Maria Giuseppina Miano. Il Progetto di studio neuro-oncologico “Gliomas”, nasce per volontà della “Maria Rosaria Maglione Foundation o.n.l.u.s.”, organizzazione non-profit per le Neuroscienze. La Fondazione, presieduta e fondata da Alberto de Bellis, ha coordinato e finanziato il progetto di ricerca. Istituita inoltre una borsa di studio in memoria di “Francesco Mazza”, titolare Denise Drongitis.

GLIOBASTOMA MULTIFORME

Lo studio di ricerca ha evidenziato un nuovo asse genetico  – KDM5C – HIF1alfa – BDNF nel Glioblastoma multiforme.  Due gruppi di pazienti sono stati identificati: KDM5C High e KDM5C Low. Il nuovo asse genetico identificato è correlato all’ipossia del micro-ambiente neoplastico e alla probabile regolazione di BDNF (brain-derived neurotrophic factor) o fattore di crescita neurotrofico cerebrale. KDM5C è un sensore dell’ossigeno e un regolatore in senso inibitorio di BDNF e fino ad oggi non si conosceva la sua funzione nel Glioblastoma.

LA CHIRURGIA GUIDATA DALLA FLUORESCENZA

Grazie all’utilizzo della chirurgia guidata dalla fluorescenza (5-ALA), amminoacido captato dalle cellule neoplastiche del Glioblastoma, lo studio ha evidenziato inoltre significative differenze di espressione genetica nelle diverse aree di captazione del micro-ambiente neoplastico. Per rendere il tutto più semplice alla comprensione, l’espressione di KDM5C e BDNF è maggiore nelle zone di minor captazione del tracciante che allo stesso tempo rappresenterebbero il locus di alta trasformazione neoplastica. Diversamente HIF1alfa, gene legato all’ipossia, è di gran lunga espresso nelle zone di maggior captazione del 5-ALA (aree ipossico-necrotiche). Lo studio è stato oggetto di pubblicazione sulla prestigiosa rivista scientifica peer reviewed International Journal of Molecular Science, nel numero speciale – Glioblastoma: Recapitulating the Key Breakthroughs and Future Perspective. L’originale ricerca apre a nuove frontiere di studio e a potenziali nuovi bersagli terapeutici mirati.

 

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