giovedì, Maggio 2, 2024
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No ai tetti di spesa per cure oncologiche, Consiglio regionale boccia mozione

L'iniziativa della consigliera Maria Muscarà del Gruppo Misto è stata respinta a maggioranza. Polemica anche sul voto per alzata di mano

Si alzano i toni in Consiglio regionale dopo il no espresso dal voto del Consiglio regionale sulla mozione che facilitava le cure per i malati oncologici della Campania.

L’iniziativa della consigliera Maria Muscarà del Gruppo Misto è stata respinta a maggioranza. La mozione sul “distacco dai tetti di spesa della diagnostica urgente come Pet, Tac, ecc. per i malati oncologici e per i malati di altre patologie gravi” prevedeva che l’impegnativa per la diagnostica urgente, come Tac e Pet, venisse compilata e rilasciata direttamente dall’oncologo o dallo specialista. E che la Regione avrebbe dovuto garantire l’erogabilità da parte della struttura convenzionata. E indipendentemente dai tetti di spesa previsti dalla Delibera 599/21 parzialmente modificata con delibera 215/22.

POLEMICA ANCHE SULLA MODALITA’ DI VOTO DELLA MOZIONE MUSCARA’

Una scelta che ha scatenato la polemica da parte di Muscarà che al termine dei lavori del Consiglio ha polemizzato a distanza con il presidente del Consiglio sulla modalità di voto. Muscarà si è detta sorpresa perché “ha fatto votare ad alzata di mano mentre il voto andava fatto con quello elettronico”.

“La collega Muscarà fa il suo ruolo”, ha replicato il presidente Oliviero che è stato interpellato sulla vicenda dai giornalisti mentre stava lasciando l’aula. “Il voto elettronico? – ha concluso Oliviero – andava richiesto”.

GLI INTERVENTI DI BRUNA FIOLA E DELL’ASSESSORE AL BILANCIO ETTORE CINQUE

Sul tema è intervenuta la consigliera Bruna Fiola (Pd) che ha ricordato i risultati che si stanno raggiungendo.  “Con il lavoro che si sta svolgendo attraverso il tavolo di confronto istituito presso la Commissione”. Mentre l’assessore regionale al bilancio Ettore Cinque ha evidenziato: “ad oggi tutti gli oncologi che operano presso le strutture pubbliche prescrivono le indagini necessarie attraverso la piattaforma Soresa. E stiamo estendendo tale modalità anche ad altri ambiti. Questo procedimento sarà completato con l’ingresso del privato accreditato nel sistema di prenotazione unico regionale”.

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