giovedì, Marzo 28, 2024
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Nonno definisce miss Piggy Alessandra Clemente, che replica: “Frase da bullo”

La campagna elettorale s’infiamma, sprofonda invece il livello del dibattito politico cittadino in vista delle amministrative. Deluso chi sperava che la situazione disastrosa dei conti di palazzo San Giacomo, dopo il rifiuto alla candidatura a sindaco di Gaetano Manfredi, venisse messa al centro della discussione fino all’apertura delle urne. Ci hanno pensato il consigliere di Fratelli d’Italia Marco Nonno, offendendo, e la candidata a sindaco Alessandra Clemente, rispondendo, a trasformare una fase importante della politica napoletana in una schermaglia da social network. “Stamattina per l’ennesima volta l’assessore Clemente non è venuta in aula a rispondere ai question time a lei indirizzati. Mi ricorda tanto il personaggio dei Muppet, la signorina Piggy sempre allegra come se il mondo girasse intorno a lei e che anche nei momenti più critici, quando tutto intorno crollava, non si rendeva conto della situazione reale” – ha dichiarato in una nota Nonno, che ricopre il doppio ruolo di consigliere comunale e regionale. Non si è fatta attendere la replica dell’assessore. “”Ecco la “foto satirica” allegata al comunicato stampa di questa mattina di un consigliere comunale di Fratelli d’Italia. Un’azione maschilista, retrograda e indegna in cui mi paragona ad un personaggio animato della serie tv “muppets show” con tanto di foto in allegato. È vero ci assomigliamo. Viso tondo. Naso all’insù. Occhi Azzurri. Bionda. Qualche kilo in più. È vero ed anche da piccola mi prendevano in giro, mi chiamavano “maialino” e a casa tornavo sempre con i lacrimoni. Oggi sono cresciuta, sono candidata Sindaco della mia città e questo rappresenta l’ennesimo attacco politico ad una donna in cui si fanno delle precise allusioni al suo aspetto fisico per screditare il suo pensiero e il suo lavoro. Questo oggi in Italia non è accettabile e le posizioni espresse da questa cultura che vorrebbe segregare le donne al ruolo esclusivo di genitrice “La madre deve accudire, il padre dà le regole”, per citare uno degli esponenti di peso del partito del consigliere, non possono trovare più spazio nelle istituzioni democratiche. Come donne, mamme, sorelle dobbiamo pretendere che questi vili attacchi verbali cessino in politica e nella vita. Io ho le spalle forti, nonostante la mia giovane età, ma quante ragazze e ragazzi tra i banchi di scuola, quanti giovani, devono sopportare questi paragoni e queste prese in giro? Io non mi lascio intimorire ma che effetto hanno sulle bambine e i bambini delle nostre città e per chi è più sensibile? La politica deve dare l’esempio, soprattutto ai più giovani. Essere orgogliosi delle proprie azioni. Come per me stamane, orgogliosa, tra l’altro di dov’ero, mentre il consigliere si adirava per la mia assenza, più che giustificata, essendo impegnata, delegata dal Sindaco, nell’iniziativa promossa dalla Fondazione Falcone in ricordo di Giovanni Falcone ucciso dalla mafia il 23 maggio del 1992, in piazza Municipio, rappresentando le Istituzioni della città nel ricordo di un Uomo che ha saputo incarnare i valori della legalità e del rispetto. Mostro a viso aperto la foto satirica allegata che voleva denigrarmi per dire a chi subisce, lontano dai riflettori, atti di bullismo come questo, che siamo forti, molto più forti di questi bulli.”

 

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