mercoledì, Maggio 1, 2024
HomeAttualitàOmicidio Balsamo, ecco il VIDEO dell'aggressione mortale

Omicidio Balsamo, ecco il VIDEO dell’aggressione mortale

Le drammatiche immagini dell'aggressione che è costata la vita a Raffaele Balsamo ad Afragola. In carcere 48enne già agli arresti domiciliari

E’ stato il risultato del test del DNA a fornire la prova di colpevolezza di un uomo di 48 anni destinatario di un provvedimento di custodia cautelare in carcere, firmato dal Gip del Tribunale di Napoli Nord per l’omicidio di Raffaele Balsamo. Un fatto di sangue che risale al 1° giugno del 2022 ad Afragola. Il destinatario del provvedimento restrittivo eseguito dai carabinieri di Casoria si trova già agli arresti domiciliari presso l’abitazione della compagna.

INDAGINE ANCHE SU TELEFONI E VIDEOSORVEGLIANZA DEL PALAZZO DELLA VITTIMA

Le indagini sono state avviate anche attraverso l’utilizzo di intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché mediante l’analisi delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza all’interno dell’abitazione della vittima. Alcuni minuti prima dell’omicidio, la vittima aveva avuto una colluttazione con l’uomo accusato dalla Procura di Napoli Nord.

A distanza di circa tredici minuti dalla colluttazione, un veicolo – del tutto compatibile con quello in uso all’indagato – veniva poi ripreso da alcune telecamere mentre faceva ritorno presso l’abitazione della vittima, colpita mortalmente da più colpi di arma da fuoco.

IL VIDEO DELLA COLLUTTAZIONE E LA PRESENZA DELL’INDIZIATO NELLA ZONA

Inoltre la presenza sul posto dell’indagato, sia all’atto della lite che all’atto dell’esplosione dei colpi d’arma da fuoco, è stata confermata dalle risultanze dei tabulati telefonici acquisiti.

Le indagini, nonostante il clima di forte reticenza rilevato all’esito della escussione di persone a conoscenza dell’accaduto, consentivano di comprendere come la compagna della vittima fosse stata in passato sentimentalmente legata all’ indagato.

L’incrinarsi del rapporto tra la vittima e la sua compagna, con continue liti – accese e violente – sarebbe stato riferito all’ indagato che avrebbe deciso di affrontare la vittima per chiedere conto dei suoi comportamenti.

Sono in corso accertamenti tesi a chiarire l’ulteriore posizione di un altro soggetto, identificato, presente sul posto all’atto della colluttazione e ripreso dalle telecamere, nonché accertamenti volti a comprendere dove fosse custodita l’arma utilizzata per il delitto.

Skip to content