lunedì, Aprile 29, 2024
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Processo appalti Rfi, rinviata la rivelazione dei “segreti” di Sandokan

C’era grande attesa oggi nel tribunale di Santa Maria Capuavetere per il processo cosiddetto “Binario d’oro”, sugli appalti dati dai funzionari di Ferrovie Italiane (Rfi ndr) in cambio di soldi e regali a ditte colluse con il clan dei Casalesi. La grande attesa era dovuta alla possibilità che sarebbero state rese pubbliche le dichiarazioni in merito ai fatti del processo rese dal padrino del clan Francesco “Sandokan” Schiavone, ora pentito.

IL PROCESSO AL VECCHIO AMICO

Imputato per associazione camorristica è Nicola Schiavone, il vecchio amico e presunto storico socio del vecchio boss casalese che ha di recente deciso di collaborare con la giustizia. Alla fine dell’udienza, si è saputo però che la pubblicazione delle rivelazioni ai magistrati del boss sarebbe slittata alla prossima udienza, che si terrà il 22 aprile a Napoli, nell’ambito del secondo troncone del processo. Tra chi ha deciso di collaborare con gli inquirenti, anche il figlio di Sandokan, Nicola Schiavone e sua moglie, Giuseppina Nappa. Nell’udienza di oggi è stato ascoltato  un consulente della Procura, che ha confermato la presenza di Francesco Schiavone detto Sandokan tra i soci della Scen costruzioni di Nicola Schiavone.

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