mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Violenza di genere a Napoli e provincia, 4 casi al giorno negli ultimi 8 mesi

I dati dei Carabinieri: circa 1000 uomini denunciati per atti persecutori

In otto mesi, da gennaio ad agosto, tra Napoli e provincia, sono stati 964 gli uomini accusati di atti persecutori e maltrattamenti ai danni delle donne: i carabinieri hanno eseguito in questo lasso di tempo 267 arresti in flagranza e 697 denunce a piede libero. In media si sono verificati 4 casi ogni giorno, 120 al mese. Sono dati che destano preoccupazione quelli resi dal comando provinciale dei carabinieri di Napoli, frutto del contrasto al triste fenomeno della violenza di genere che ha riguardato quattro procure: Napoli, Torre Annunziata, Napoli Nord e Nola. Grazie alla legge varata nel dicembre 2023 un nuovo strumento, l’arresto in differita, ha consentito ai militari di bloccare dieci indagati basandosi sulle prove (video, foto, chat e localizzazioni gps) fornite entro 48 ore dalle vittime delle violenze. La norma in questione rappresenta un’ulteriore arma nelle mani delle forze dell’ordine che si basano sulla denuncia.

ATTIVITA’ DEDICATA ALLE VITTIME DI GENERE

Per questo motivo i carabinieri hanno realizzato quattro ambienti dedicati all’ascolto delle vittime di violenza di genere, chiamati “Stanza tutta per se”, realizzati, con la collaborazione del Soroptimist International Club Napoli, in quattro punti strategici di Napoli e Provincia: nel capoluogo si trovano a Capodimonte e nel quartiere Stella; in provincia a Caivano e Ercolano. Poi c’è il “Mobile Angel”, lo smart watch connesso al telefono cellulare su cui è installata un’app dedicata, la Bright Sky, in grado di attivare una richiesta di intervento presso l’Arma dei Carabinieri. La sperimentazione di questo dispositivo, avviata nel 2022, ha fornito una maggiore sicurezza alle vittime che possono sfruttarne la deterrenza nei confronti gli aggressori.

ATTUATO IL “VIOLENTOMETRO”

La violenza di genere si presenta anche in forme subdole e per combatterla sono state promosse iniziative che aiutano le vittime a identificarne io segni premonitori: il comando generale dei carabinieri mette a loro disposizione un “violentometro”. Si tratta di un questionario consultabile in maniera anonima sul web (www.carabinieri.it) grazie al quale è possibile valutare la propria situazione per comprenderne la gravità e, quindi, agire per difendersi.

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