Estate stagione difficile per le persone con psoriasi. Molti pazienti provano disagio e vergogna ad esporsi e tendono a nascondere le macchie della psoriasi sotto i vestiti anche in spiaggia o rinunciano alla vita all’aria aperta proprio nella bella stagione.
“La psoriasi è una malattia complessa che se non viene adeguatamente trattata può incidere sia sulla salute generale che sulla qualità della vita, con un vissuto particolarmente difficile con l’arrivo dell’estate – dichiara la prof.ssa Gabriella Fabbrocini, Direttore UOC-Unità Operativa Complessa di Dermatologia clinica – Università degli Studi di Napoli – In Italia si stima che la psoriasi abbia una prevalenza del 3%, quindi circa 175.000 persone in Campania sono affette da tale patologia. Circa il 30% di questi pazienti è affetto da una forma moderata-grave di psoriasi con un impatto sulla vita personale superiore ad altre malattie croniche”.
L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha recentemente approvato la rimborsabilità in Italia di un nuovo trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave nei pazienti adulti candidati alla terapia sistemica. Una nuova terapia biologica mirata al bersaglio che promette di liberare i malati dalle placche psoriasiche attraverso due sole iniezioni sottocutanee ogni 3 mesi. Il principio attivo si chiama risankizumab di AbbVie ed è già disponibile nella nostra regione.
“Oggi abbiamo una nuova opzione terapeutica che può aiutare a raggiungere e mantenere una remissione delle placche psoriasiche in un’elevata percentuale di pazienti – prosegue Gabriella Fabbrocini – Il beneficio principale di risankizumab è il livello di “pulizia della pelle” superiore rispetto agli attuali standard di cura. Può aiutare a ottenere la remissione dell’80% delle manifestazioni già dopo le prime somministrazioni e i risultati si mantengono nel tempo con un profilo di sicurezza molto elevato”.
Una diagnosi precoce e terapie moderne significano un efficace controllo della psoriasi nella quasi totalità dei casi e una riduzione dell’impatto sulla sfera emotiva e sociale.
“I pazienti con psoriasi moderata-grave dovrebbero essere gestiti da dermatologi esperti – dichiara Gabriella Fabbrocini – preferibilmente presso centri di riferimento per la psoriasi, come l’Ambulatorio della psoriasi e l’ambulatorio Imid per il trattamento delle patologie immunomediate infiammatorie, di cui i referenti sono il dott. Megna e la dott.ssa Cacciapuoti, che garantiscono competenze e continuità assistenziale e che rappresentano gli unici centri dermatologici autorizzati alla prescrizione di terapie avanzate e mirate per la psoriasi. Grazie ai nuovi progressi della ricerca scientifica, oggi le persone con psoriasi possono rivolgersi al nostro centro per chiedere di individuare il percorso di cura più idoneo e vivere liberi dalla malattia”.