In via San Nicola a Nilo per vivere in un convento di proprietà del Comune di Napoli trasformato in abitazione si pagano dai 14 ai 43 euro al mese. Non un caso isolato se si considera la cosiddetta affittopoli napoletana sulla quale la Corte dei Conti ha deciso di accendere le luci.
Ma in questa vicenda di affitti stracciati, c’è chi ha anche il diritto di abitare in questi posti. Il problema è che i residenti di molti immobili dello stabile sono occupanti abusivi decennali.
Per cominciare a mettere ordine in questa intricata vicenda gli uffici comunali hanno già provveduto a ricostruire l’elenco delle associazioni che hanno goduto delle condizioni di favore in questi anni, 71 in tutto, predisponendo la riduzione del canone al 50 %.
Ma il possibile spreco di denaro pubblico e la cattiva gestione dei patrimoni immobiliari sono un problema destinato a crescere.
Intanto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris si difende, definendo la questione un retaggio del passato e puntando l’indice contro gli avversari politici di oggi e di ieri.