Agis: “Spettacolo in Italia: urgente riequilibro territoriale”

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“A breve il Ministro Dario Franceschini convocherà un tavolo congiunto tra operatori della Cultura e dello Spettacolo per discutere insieme di sviluppo e riequilibrio territoriale del settore”.

A renderlo noto è  la senatrice Valeria Valente, membro della 1° Commissione Affari Costituzionali, a margine del suo intervento al convegno “Lo spettacolo in Italia tra sviluppo e territori” promosso dall’Unione AGIS della Campania (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) al Teatro Mercadante di Napoli.

“Un tavolo a cui intendiamo prendere parte attiva – aggiunge il Deputato Paolo Russo in rappresentanza del Ministro Mara Carfagna titolare del Dicastero per il Sud e per la Coesione Territoriale –  perché concordiamo sulla necessità di invertire quanto prima questa tendenza al declino in nome di una perequazione ormai urgente tra le differenti aree territoriali del nostro Paese”.

L’incontro, moderato dal giornalista e scrittore Alessandro Barbano, era infatti dedicato all’analisi e alla individuazione di proposte sulle possibilità di crescita di un settore definito strategico per lo sviluppo civile, sociale ed economico del nostro Paese.

“Accogliamo con soddisfazione queste parole – sottolinea Luigi Grispello, Presidente AGIS Campania – Da più di un anno la nostra Unione è impegnata a richiamare l’attenzione della pubblica opinione, delle istituzioni e degli stessi operatori culturali sulle asimmetrie esistenti nel mondo dello Spettacolo nelle diverse aree del Paese, ritenendo utili, nell’interesse generale, tutte le iniziative tese ad attenuarne i divari esistenti

Il Focus sulle Performing Arts contenuto nell’ultimo  rapporto Svimez 2021, illustrato in questa sede dal Presidente Adriano Giannola, ha evidenziato con precisione le criticità di un sistema nazionale che necessita di un intervento condiviso di riequilibrio nella distribuzione delle risorse.

“E’ il momento – sottolinea Franco Oss Noser, Presidente della Conferenza Unioni Regionali AGIS – di trovare soluzioni concrete per risolvere il divario enorme che esiste nel nostro Paese in tutti i settori e specialmente in quelli della Cultura e dello Spettacolo. L’Italia è e deve essere una sola e non due o tre come viene purtroppo descritta nel rapporto Svimez soprattutto in considerazione del fatto che un Meridione forte avvantaggia soprattutto il Nord”.

“Siamo consapevoli  – aggiunge il Presidente Grispello – che una tale situazione si iscrive in una più ampia e annosa problematica che vede alcuni territori e soprattutto le regioni meridionali essere meno competitive ma, al di là delle ragioni strutturali di tali ritardi, preferiamo senza inutili lamentazioni ragionare in termini di iniziative imprenditoriali e azioni politiche da porre in essere. Unitamente al sostegno delle Istituzioni, riteniamo infatti che un possibile recupero possa e debba poggiare essenzialmente sulle capacità degli operatori di innovare e di effettuare i necessari investimenti sia materiali che di capitale umano”.

Una linea programmatica che trova piena condivisione nei diversi interventi –  da quello di Rosanna Romano (Direzione Generale Politiche Culturali e Turismo della Regione Campania) a quello di Teresa Armato (Assessore al Turismo del Comune di Napoli) proposti all’incontro di Napoli – dove molto si è insistito sui temi della formazione e dell’ammodernamento infrastrutturale, elementi necessari per l’auspicato sviluppo dell’intero comparto dello spettacolo. “E’ necessario – sottolinea in proposito Antonio Parente (Direttore Generale per lo spettacolo dal vivo del MiC) – passare da misure solo assistenziali ed emergenziali, seppur utili, a politiche industriali dedicate alla crescita del settore nell’ambito di strategie di sviluppo sostenibile dei territori. Nei decreti attuativi del Codice dello Spettacolo (la legge 175 del 2017) individuiamo lo strumento attraverso il quale valorizzarne i vari settori, razionalizzarne le risorse  con nuovi criteri nell’assegnazione del FUS, promuovere reti tra operatori,  Istituzioni territoriali  e tutte  le realtà locali culturali, sociali, educative che ricoprono il ruolo di agenti di mediazione con la cittadinanza”. All’incontro sono intervenuti, infine, Rosita Marchese (MIC – Consiglio Superiore Cinema e Audiovisivo), Alfonso Andria (Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali), Domenico Dinoia (Presidente FICE Federazione Italiana Cinema d’Essai), Lello Serao  (Presidente ARTEC – AGIS), Gabriella Stazio – Presidente Sintema MED – AGIS), Diego Guida  (Presidente ANESV – AGIS).