Mercoledì 9 ottobre ore 20.30 preso il Clubino via L. Giordano 73, Napoli, si terrà l’evento- ensamble dedicato al Seicento napoletano e alla sua straordinaria produzione artistica. L’occasione è la presentazione del nuovo libro di Raffaele Messina “Nella bottega di Caravaggio”, Colonnese Editore. Il racconto d’invenzione ambientato nelle atmosfere barocche di Napoli narra la storia di uno scugnizzo preso a lavorare dal grande maestro intento al suo celeberrimo “Le Sette opere di Misericordia”. Un intrigo, una passione, un eccidio, lo svolgersi del racconto fa da eco al lavoro del grande pittore italiano combinando un’analisi dello stato umano, fisico, emotivo, con uno scenografico uso della luce. Il contest della serata cala gli spettatori nella ricca produzione artistica partenopea con il concerto di Francesca Curti Giardina (nella foto), voce versatile del panorama musicale, con un omaggio alle “villanelle alla napoletana” del Seicento, primo antefatto per gli sviluppi della canzone napoletana ottocentesca. Ne narrava già al tempo, Giovanni Boccaccio che descriveva la Napoli nella quale soggiornò dal 1327 al 1339. Ciò a rappresentare forse le esigenze di un popolo che nella propria cultura ha sempre dato un posto importante alla musica. Raramente, come avvenne invece a Napoli in campo musicale, la cultura partiva dalle parti più “basse” della popolazione, da chi non poteva permettersi gli studi e da chi girovagava per le strade vivendo alla giornata per sbarcare il lunario. In questa Napoli di vicoli si diffusero inedite le composizioni musicali con testo di poesia: le villanelle. Eseguite in dialetto napoletano e cantate nelle strade, nelle campagne e nei sobborghi rurali ci ricordano il cuore pulsante di questa eclettica terra. Trascritte e composte sulle righe del pentagramma, divennero un vero e proprio genere musicale che si diffuse ben presto in tutta l’Europa di allora e dunque anche molto lontano dai confini del regno.