L’Osservatorio Nazionale Amianto sottolinea la necessità di affrontare la problematica ambientale in relazione a tutti i rischi che non si riducono al solo amianto, a partire dell’ex Sacelit, fino ai cantieri navali di Castellammare, e a tutti gli altri siti in cui si è usato amianto, con conseguenti danni alla salute dei lavoratori, dei cittadini e dei loro familiari, e lesioni irreversibili dell’ambiente.
“L’Osservatorio Nazionale Amianto terrà un incontro aperto al pubblico, questo pomeriggio alle 17, nel Foyer Galleria Commerciale Sedicicasa per continuare a denunciare il silenzio e l’immobilismo delle istituzioni, rispetto alla condizione di rischio lavorativo e ambientale per amianto e altri agenti patogeni e cancerogeni – dichiara Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio – Chiediamo la sorveglianza sanitaria ai lavoratori ex esposti e counseling alla popolazione e i riconoscimenti previdenziali, rendite INAIL e prepensionamenti. Ci auguriamo che questo convegno costituisca un ulteriore momento di approfondimento per perseguire la prevenzione primaria, secondaria e terziaria”.
Insieme a Bonanni, all’incontro parteciperanno Antonietta Costantini (direttore generale ASL NA 3 Sud), Gennaro Del Franco (direttore Dipartimento Prevenzione ASL NA 3 Sud), Alfonso Cirillo (responsabile Igiene e Medicina del Lavoro ASL NA 3 Sud), Pasquale Patriciello (direttore U.O.C. Pneumologia, Ospedali Riuniti Area Nolana),
Sabato Esposito (direttore U.O.C. Radiologia, Ospedali Riuniti Area Nolana), Ennio Savino (primario medico legale INAIL Castellammare-Nola), Attilio Orio (direttore Sede Territoriale INAIL Castellammare-Nola), Giuseppe Visone (sostituto procuratore – Procura di Napoli), Raffaele Topo (presidente Commissione Sanità – Regione Campania), Angelo Guadagno (presidente ONA Volla).
AMIANTO IN CAMPANIA
4.300.000 tonnellate di amianto e di materiali contenenti amianto.
600 decessi solo nel 2016 per patologie asbesto correlate (100 per mesotelioma; 200 per tumore polmonare e 300 per altre patologie).
Migliaia di nuovi malati, e decine di migliaia di decessi per altri agenti cancerogeni.
Questa la Shoah silenziosa del popolo campano, mentre tutto tace.