“Anche a Secondigliano si può”, il progetto presentato nella clinica Santa Patrizia

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“Anche a Secondigliano si può”.

Venerdì scorso, presso la Casa di Cura Santa Patrizia del quartiere periferico di Napoli, è stato presentato il progetto per la cura delle ulcere infette nel paziente diabetico e sclerodermico.

La direttrice della struttura sanitaria Rosalia Liguori ha ospitato medici e operatori del settore per ascoltare la professoressa Angela Groger e la sua equipe. Il noto chirurgo vascolare ha evidenziato i numeri del successo del suo progetto portato avanti assieme ai dottori Antonio Apolito, chirurgo plastico, e Antonio Vosa, chirurgo vascolare. È stato creato un ambulatorio gratuito e senza prenotazioni aperto il mercoledì ed il giovedì dove vengono visitati pazienti affetti da ulcere infette.

L’innovativo protocollo in 24 mesi ha effettuato 4mila viste e 2mila ricoveri. Ad oggi si è ridotto l’intervento di amputazione del 100%. Praticamente si permette ai malati di diabete e sclerodermia di vivere una vita “normale”. Tanti gli ospiti alla presentazione tra cui il presidente della VII Municipalità, Maurizio Moschetti, il professore Sebastiano Ugliano e la dottoressa Clara Ugliano. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha inviato una lettera di saluto per congratularsi del progetto.