Apre la “Casa per Senza Dimora”, il cardinale Sepe a Cappella Cangiani nell’immobile messo a disposizione dai Padri Gesuiti

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Apre, nel pomeriggio di oggi mercoledì 15 aprile, la Casa per Senza Dimora, in attuazione del Progetto “La Chiesa che accoglie”, voluto dal Cardinale Crescenzio Sepe, a nome della Diocesi e realizzato in sinergia con i Padri Gesuiti, che hanno generosamente dato in comodato d’uso l’immobile di Via Sant’Ignazio di Loyola 51 a Cappella Cangiani.
In questo tempo di grave e drammatica crisi sanitaria per la persistente diffusione del “coronavirus” e in adesione al pressante appello delle Autorità civili ed ecclesiastiche a “restare in casa”, la Chiesa di Napoli si è attivata per offrire un alloggio ad oltre quaranta persone che casa non hanno, ai senza dimora che abitualmente incontriamo per le strade, sotto i portoni o i portici.

E’ ulteriore segno della vicinanza e solidarietà umana della “Chiesa della Carità” verso i più poveri tra i poveri, quelli che vivono nella solitudine e nell’abbandono, perché potessero stare in una casa nel rispetto delle norme, sottraendosi al pericolo di contagio.
Lo aveva detto anche Papa Francesco nei giorni scorsi, durante la celebrazione a Santa Marta: “Ricordiamoci dei senza dimora” “Preghiamo per coloro che non hanno una casa, in questo momento in cui si chiede di essere dentro casa” ed ha aggiunto “La società si accorga della loro realtà e li aiuti; la Chiesa li accolga”.

E la Chiesa di Napoli li accoglie, durante questo periodo di grande preoccupazione e pericolo di contagio. A tale fine è nata la Casa per i Senza Dimora, la cui responsabilità gestionale e amministrativa viene affidata alla Cooperativa sociale “Accoglienza Vincenziana, in persona di Suor Giovanna, e all’Associazione “Giovani per San Vincenzo”, in persona del presidente Luigi Carbone.
Ovviamente l’accoglienza è possibile fino a esaurimento dei posti disponibili. Gli ospiti avranno in dotazione biancheria personale e da camera, l’abbigliamento necessario. Oltre l’alloggio verranno assicurati vitto e ogni possibile assistenza, compresa quella sanitaria e l’animazione.

Da parte di tutti coloro che saranno presenti nella Casa, a vario titolo, verranno osservate rigorosamente tutte le disposizioni di prevenzione e sicurezza interpersonale impartite dalle Autorità Civili e dalla Conferenza Episcopale Italiana.
333.8411276: questo il recapito telefonico per avanzare le richieste di accoglienza.