C’è anche Napoli con le fotografie di Federica Lamagra e Nico Vigenti, la pittura di Maria Pia Daidone e le sculture di Maria Teresa Majello, tra le cento opere in mostra al Syart festival inaugurato a Sorrento, con artisti di tutto il mondo al primo evento espositivo internazionale post Covid dedicato all’arte contemporanea.
Lavori inediti realizzati per il festival durante il tempo sospeso del lockdown dagli artisti di Italia, Spagna, Egitto, Cile e Uruguay, solo per citare alcuni dei quattordici paesi partecipanti, sui temi dell’isolamento forzato e dell’inquinamento atmosferico, in esposizione fino al 6 settembre a Villa Fiorentino per raccogliere fondi destinati all’Istituto Pascale di Napoli per la ricerca del vaccino anti Covid.
E proprio la pandemia ha ispirato la live painting “World Art for Covid” ultimata a colpi di pennello durante l’inaugurazione dalle artiste Kristina Milacovic, Giulia Spernazza e Alessandra Carloni che sarà donata ai reparti del Pascale come strumento di terapia e beneficio per i pazienti ospedalieri.
Assegnato anche il Premio Fata Verde, la sirena ammaliatrice realizzata dallo scultore sorrentino Toni Wolfe, vinto dalle artiste Alessandra Carloni per la copertina del mensile Arbiter ed Elvira Carrasco per il wrapping della Bmw limited edition con l’opera Electrica. Emozione e soddisfazione per il fondatore Leone Cappiello per essere riusciti ad organizzare ai tempi del coronavirus la quarta edizione del festival come spiegano il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo e la gallerista e curatrice Syart Rossella Savarese .