Le immagini delle telecamere di sorveglianza di un’officina di via Duomo potrebbero chiarire, almeno in parte, la dinamica dell’uccisione di un rapinatore minorenne, avvenuta nella notte tra sabato e domenica. A sparare e uccidere Luigi Caiafa, 17anni, è stato un agente ella sezione Falchi della polizia di stato. La dinamica è al vaglio dei magistrati ma stando alle ricostruzioni frammentarie raccolte nelle ultime ore, l’azione si sarebbe svolta poco dopo le 4 del mattino. In due a bordo di uno scooter, la vittima 17enne e Ciro De Tommaso, 18enne figlio dell’ex capotifoso Genny La Carogna, avrebbero preso di mira tre persone a bordo di una Mercedes parcheggiata sul ciglio della strada. Proprio durante l’assalto sarebbe transitata un’auto civetta della polizia con due agenti a bordo. All’occhio esperto dei Falchi non sarebbe sfuggito quel tentativo di rapina in cui uno dei giovani assalitori aveva in mano una pistola, risultata poi replica di una autentica. Dopo essersi qualificati, gli agenti avrebbero osservato un tentativo di reazione e, probabilmente, visto la giovane vittima puntare la canna della pistola verso di loro. A questo punto gli spari e l’epilogo conosciuto. L’altro complice è stato arrestato con l’accusa di tentativo di rapina mente i tre occupanti dell’automobile sono stati lungamente ascoltati in Questura per ricostruire l’accaduto.
I genitori della vittima hanno iri rivolto numerosi appelli per conoscere la verità sulla dinamica dell’uccisione del ragazzo. Tema a cuore anche ai magistrati e alle forze di polizia. I parenti hanno anche offerto una versione alternativa circa il fatto che il giovane avesse da poco terminato il lavoro in pizzeria e che in realtà lui e l’amico si fossero avvicinati a persone conosciute. Resta il fatto che lo scooter a bordo del quale viaggiavano i due era stato rubato e che uno dei due tenesse in punto una pistola, seppure soltanto una replica.